Sul bacino centrale del Mediterraneo si sta affermando un promontorio anticiclonico di matrice afro-mediterranea, ma nel contempo stiamo osservano l’inserimento d’infiltrazioni d’aria umida da sud/ovest, facenti capo alla vasta circolazione depressionaria con perno in prossimità delle Isole Britanniche. Le regioni settentrionali italiane si trovano esattamente sul binario di confine fra l’anticiclone ed i fronti perturbati atlantici: lo scorrimento delle umide correnti da sud/ovest porterà quindi la costante presenza di nubi, pur scarsamente produttive per mancanza di figure depressionarie.
L’alta pressione riuscirà ad evitare l’ingresso delle incursioni perturbate alle nostre latitudini e per l’inizio della settimana si conferma l’ulteriore irrobustimento della struttura anticiclonica di matrice sub-tropicale, alimentata da calde correnti d’estrazione africana. La risalita imperiosa del “Gobbo di Algeri” verrà innescata da un parziale affondo meridiano della saccatura atlantica appena ad ovest delle Isole Britanniche. Quest’ondulazione ciclonica proverà a forzare lo scudo anticiclonico afromediterraneo verso metà settimana, ma non sembra capace di scalfirlo più di tanto.
L’unica conseguenza significativa sarà quella di allentare i “bollori” nord-africani, a favore di un più mite contributo anticiclonico oceanico. Nel frattempo il Vortice Polare proseguirà nella sua intensa attività ad alte latitudini e dalla Scandinavia partirà l’input per una discesa depressionaria a carattere freddo verso l’Europa Centro-Orientale, per una risalita verso nord dell’anticiclone mediterraneo. Quest’affondo ciclonico non sembra in grado d’impensierire più di tanto la tenuta dell’anticiclone sull’Italia, ma offrirà il probabile spunto per un lieve temporaneo arretramento dei massimi anticiclonici, tale da consentire l’ingresso di correnti più fredde da nord/est, senza peggioramenti degni di nota. Questo è quel che i principali modelli intravedono per la fine della prossima settimana, ma naturalmente si tratta di schemi evolutivi ancora ampiamente da confermare. Come possiamo notare dalle mappe a corredo dell’articolo, per il momento è il modello ECMWF di Reading a dare maggior risalto all’incursione d’aria più fredda, con conseguente parziale cedimento anticiclonico, verso l’Italia.