Le feste di Natale trascorreranno con temperature un po’ ovunque sopra la media. Sarà ancora un “non inverno”, in linea con quello è stato finora il mese di dicembre 2019 non solo in Italia, ma anche in gran parte dell’Europa.
La persistenza di clima mite sarà peraltro stavolta legata ad un campo anticiclonico e quindi Natale, ma anche Santo Stefano, saranno caratterizzati da tempo stabile e soleggiato, salvo alcuni disturbi sulle Alpi e all’estremo Sud per via di ulteriori infiltrazioni d’aria fresca in quota da nord/ovest.
L’Italia in questo frangente tenderà a trovarsi lungo il ramo destro dell’anticiclone e per questo ci sarà ancora lo scorrimento di correnti settentrionali, che traghetteranno man mano masse d’aria più fresca dal Nord Europa, fino all’ingresso più incisivo di un impulso artico a partire dal 28 dicembre.
I venti settentrionali e l’anticiclone si contenderanno l’Italia in un vero e proprio braccio di ferro anche per tutti gli ultimi giorni dell’anno. Probabilmente, in base alle ultime proiezioni, dal 27/28 dicembre ci sarà un parziale arretramento dell’anticiclone a favorire l’irruzione nordica.
La traiettoria della colata artica è molto incerta, ma sembra che l’obiettivo principale sarà rappresentato dall’area balcanica. I massimi dell’anticiclone si posizioneranno tra Europa Centrale e Danimarca e lungo il corridoio orientale dell’anticiclone si insinuerà l’aria più fredda a colpire in parte anche l’Italia.
Il flusso d’aria fredda, dopo aver lambito le Alpi, entrerà poi più deciso attraverso venti nord/orientali verso il medio-basso versante adriatico e il Sud. Non sarà un raffreddamento eccezionale, ma almeno su queste zone le temperature scenderanno un po’ sotto la media. Il Nord-Ovest rimarrà del tutto ai margini.
Non si esclude qualche fiocco di neve a basse quote sull’Appennino Meridionale, ma si tratta solo di un’ipotesi da definire meglio, vista l’ampia distanza temporale. Questa irruzione fredda non dovrebbe però protrarsi a lungo, raggiungendo il culmine tra il 29 e il 30 dicembre.
Successivamente, tra San Silvestro e Capodanno una nuova spinta verso est dell’anticiclone potrebbe smorzare l’irruzione fredda, respingendo verso l’Europa Sud-Orientale. Il freddo tenderà comunque in parte ad insistere, perlomeno sulle regioni meridionali.
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– ANCONA