Un’area perturbata, associata ad un mulinello ciclonico centrato tra la Danimarca ed il nord della Germania, condiziona il meteo su gran parte dell’Europa Centro-Occidentale, convogliando masse d’aria fresche ed instabile. Si sta gradualmente restringendo il raggio d’azione di quella bolla calda africana che da vari giorni assedia il cuore centrale del Mediterraneo e le zone balcaniche, con temperature abbondantemente sopra la norma stagionale.
L’aria più fresca che penetrata dalla Francia sta infatti demolendo l’avvezione calda, non più alimentata e ormai costretta a traslare verso levante. Le regioni del Sud Italia e quelle balcaniche sono pienamente coinvolte dalla bolla d’aria rovente, che è giunta nella sua fase culminante prima di dover cedere alle incombenti correnti fresche. Come nelle attese, la temperatura ha superato i 40 gradi in Puglia, sull’entroterra foggiano. Punte sensazionali di 40 gradi si sono nuovamente misurate anche oltre l’Adriatico, in qualche località tra la Bosnia ed il Montenegro.
Il corridoio di correnti fresche ed instabili lambisce anche il Nord Italia, ma l’area di confluenza dove si sono formati i maggiori temporali è traslata verso est, tra i settori alpini orientali, l’Austria, la Slovacchia e la Polonia. Qualche sporadico rovescio anche i settori centrali alpini e prealpine, coinvolgendo anche le zone della pedemontana lombarda tra Brianza e Bergamasco. Il cedimento barico si è ormai fatto sentire su tutto il Nord, non solo con la cessazione generale dell’afa, ma anche con nubi irregolari che hanno avuto modo di attecchire anche sull’Appennino Ligure.