L’ultima crisi temporalesca di giugno è entrata nel vivo nella giornata di ieri. Le precipitazioni, a seguito dell’irruzione d’aria fresca nordica, hanno assunto carattere di rovescio e sono state accompagnate da un calo delle temperature. Localmente non sono mancate le consuete grandinate. Verso sera, mentre al Nord si registravano i primi cenni di miglioramento, i fenomeni iniziavano a spostarsi verso le regioni centrali.
Nel coro della notte abbiamo avuto altre precipitazioni: coinvolte soprattutto Emilia Romagna e Marche, mentre in queste prime ore del mattino osserviamo un repentino aumento della nuvolosità su gran parte del Centro. E’ il preludio all’imminente peggioramento, un peggioramento che rischia di mostrarsi particolarmente cattivo e di accanirsi un po’ ovunque.
Prima toccherà a Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, con frequenti manifestazioni temporalesche. Poi assisteremo all’espansione verso la Campania e la Puglia garganica, ma non mancherà occasione per degli acquazzoni pomeridiani anche nei rilievi del Sud e nelle interne delle due Isole Maggiori – soprattutto nella parte settentrionale della Sicilia. Occhio alle grandinate e ai colpi di vento, soprattutto nelle località dell’entroterra appenninico centrale.
Nubi e fenomeni, coadiuvati da venti settentrionali, faranno calare le temperature in modo marcato su tutto il Centro Italia e in Sardegna. Ma il clima sarà relativamente fresco anche al Nord, laddove però prevarranno ampie schiarite eccezion fatta per una residua cumulogenesi pomeridiana lungo l’arco alpino. Qui potranno esserci isolatissimi acquazzoni. Al Sud e in Sicilia, nonostante l’instabilità dell’interno, farà ben più caldo e sull’Isola – nella parte orientale – i termometri potrebbero raggiungere punte di 34-35°C.