Premessa
Vorremo dare il benvenuto alle nuove stazioni meteo che hanno aderito al circuito Davis: potrete trovare dati costantemente aggiornati, direttamente presso questo indirizzo www.direttameteo.it/stazioni_meteo.
Ma veniamo al tempo che ha fatto sull’Italia.
La pressione atmosferica ha continuato a diminuire. Il peggioramento appare meno rilevante delle precedenti proiezioni, ma è troppo prematuro trarne conclusioni.
Un sistema nuvoloso temporalesco si è formato sul mare a sud ovest delle Baleari, e nelle prossime 24 ore interesserà l’Italia centrale e la Sardegna.
Il Nord Italia sarà interessato da diffuse condizioni di instabilità, si tenga conto che in Svizzera e Germania fa piuttosto freddo, e quindi tra nord e sud Alpi, c’è un forte gradiente termico pronto ad entrare in contrasto e scatenare furiosi temporali.
Siamo nella fase iniziale del periodo di instabilità atmosferica che permarrà nelle nostre regioni sino a metà della prossima settimana.
Analisi del tempo che fa ed evoluzione per oggi
L’Italia è interessata da un campo di pressioni lievemente inferiori alla norma: siamo influenzati da una modesta area depressionaria.
Anche in quota la pressione atmosferica (geopotenziale) è più bassa della norma, con temperatura in diminuzione.
I due elementi appena indicati, daranno vigore all’instabilità atmosferica, così che alle schiarite del mattino, sul Nord Italia, il Centro e la Sardegna, potranno far seguito nubi e temporali sparsi.
In Sardegna, nel corso della notte, si potrebbe manifestare un modesto peggioramento, con temporali e rovesci sparsi, specie nel settore centro meridionale che domani mattina interesseranno le regioni centrali tirreniche, con abbondanti precipitazioni.
La temperatura non subirà variazioni di rilievo, tranne che nelle regioni alpine e prealpine dove sta diminuendo.
Fattori di normalità e anomalia
La fase d’instabilità in atto, rientra nella norma del periodo. Anche le temperature, su quasi tutta Italia si aggirano su valori prossimi alla norma, con varie eccezioni.
L’evoluzione
Nei prossimi giorni persisterà una situazione di instabilità atmosferica, mentre a metà della prossima settimana, si manifesterà un miglioramento del tempo.
Una riflessione
Posso concordare sul fatto che in mancanza di una circolazione secondo i meridiani c’è il rischio di ondate di calore anomalo, ma le proiezioni dei modelli matematici non vedono questo scenario.
La previsione del modello matematico americano GFS per i primi giorni di giugno propone una +15°C a 850 hPa su quasi tutta Italia, orbene, ma questo vi sembra l’anticamera di un anticiclone africano pari a quello del 2003?
La meteorologia può non essere una scienza esatta, ma neppure fanta-meteorologia, guardiamo i fatti prima di scatenare preoccupazioni inesistenti.
La fase di caldo prevista dai modelli matematici di previsione per i primi giorni di giugno sarà nei limiti della norma, ed è statisticamente piuttosto frequente nella prima decade del mese, quando non di raro è accompagnata da un’avvezione calda pre-frontale, a cui segue una fase temporalesca che interessa il Nord Italia, con un successivo calo termico su tutta Italia.
Ricordo che nei primi giorni di giugno è nota la corsa all’acquisto dei condizionatori d’aria per le improvvise ondate di caldo. La cosa curiosa è che dopo aver comprato questo bene che sembra ormai divenuto di prima necessità, il caldo diminuisce di botto.