ANTICICLONE TROPPO FRAGILE – Il campo di pressioni sul Mediterraneo Centrale è mediamente livellato, ma non ben strutturato in quota dove continuano ad affluire infiltrazioni d’aria fresca collegate a quanto resta della circolazione ciclonica, sempre più blanda, posizionata sull’Europa Orientale. Le condizioni meteo più stabili le ritroviamo tra Francia e Germania dove lo scudo anticiclonico è più solido, non in Scandinavia dove invece imperversa una goccia fredda. Nel frattempo, un affondo perturbato dal Vicino Atlantico si approssima verso la Penisola Iberica e da questa dinamica verrà incentivata la risalita sul Mediterraneo Centrale del promontorio anticiclonico sub-tropicale, che riporterà sull’Italia meteo più stabile con la prima vera fase calda stagionale nel corso degli ultimi giorni della settimana.
TEMPORALI COME FUNGHI – In attesa che bel tempo e sole la facciano da padrone, per il momento si deve ancora vivere con un contesto meteo instabile su quasi tutta la Penisola, maggiormente evidente nelle ore più calde quando vi è maggiore energia, dettata dal riscaldamento solare, per la costruzione di celle temporalesche. Molti gli acquazzoni che si sono avuti a ridosso della dorsale centro-settentrionale appenninica, ma anche su entroterra campano e del nord della Puglia. Non sono mancati sconfinamenti sulle adiacenti pianure, specie delle aree tirreniche, con forti scrosci di pioggia anche su Firenze e Roma. Maggiormente movimentata la situazione meteo anche sul Nord Italia, con temporali in montagna, ma anche verso le pianure e coste specie del Triveneto.