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GRAN BRETAGNA LA PIU’ COLPITA – Sono quattro le vittime della tempesta nel Regno Unito. Un ragazzo di 14 anni è morto annegato mentre giocava in spiaggia a Newhaven, nel Sussex (in alto il video di una nave in balia delle onde nell’East Sussex in Inghilterra). Una ragazza di 17 anni è morta nella contea del Kent, per la caduta di un albero sul suo camper, ma la stessa sorta è toccata anche un uomo di circa 50 anni, il quale ha perso la vita a Waterford. Una donna è rimasta uccisa nel crollo provocato da una fuga di gas nell’ovest di Londra. Oltre 600mila abitazioni sono rimaste prive d’energia elettrica.Gravi anche le ripercussioni sui trasporti: molti collegamenti ferroviari sono stati interrotti per i blackout e per la caduta di un centinaio di alberi sulle rotaie. Più di 100 i voli cancellati a Heathrow. Sempre in Inghilterra, due reattori nucleari da 550 megawatt della centrale di Dungeness sono stati disattivati per precauzione dopo che era stata interrotta l’alimentazione elettrica e l’attività verrà sospesa per una settimana.
TEMPESTA SAN GIUDA – Allerte meteo straordinarie hanno riguardato almeno 4 milioni di persone, invitate a restare a casa per evitare d’incorrere in allagamenti e cadute di alberi. Secondo gli esperti, la tempesta (è stata ribattezzata Saint Jude, in onore al Santo Patrono che ricorre proprio il 28 ottobre) può essere comparabile a quella che si era abbattuta sulla Gran Bretagna nell’ottobre 2002, anche se qualcuno ha persino richiamato le grandi tempeste del dicembre 1999 e dell’ottobre 1987. I venti hanno raggiunto raffiche superiori ai 160 km/h sulla Manica e fino a 159km/h nell’isola di Wight. E’ andata ancor peggio sulla Germania (dove al momento si contano due vittime, in particolare sulle località balneari affacciate sul Mare del Nord, letteralmente flagellata da venti potentissimi: raggiunti i 173 km/h a Sankt Peter-Ording, 169 km/h a Kiel Faro, Feuerschiff Deutsche Bucht e Glücksburg/Meierwik.