MALTEMPO TEMPESTOSO – Furia inarrestabile sul Vicino Atlantico, dove la Depressione d’Islanda continua a sfornare perturbazioni una dietro l’altra: l’ultimo Ciclone della serie, ora centrato sulle Isole Britanniche, è stato denominato Petra dall’Università di Berlino. Tale area di bassa pressione ha determinato una super tempesta sulle coste atlantiche, in particolare sulla Francia e sul Canale della Manica: le raffiche di vento hanno superato i 130 km/h in alcune località prossime al livello del mare, mentre sul Massiccio Centrale si sono superati i 150 km/h. Le violentissime mareggiate potrebbero essere la causa di un incidente occorso ad un cargo spagnolo, che si è spezzato in due davanti alla costa francese di Anglet: mobilitati i soccorsi, che hanno evacuato l’equipaggio. Il vasto ammasso perturbato, che ha raggiunto l’Italia, è collegato a quest’ampia circolazione ciclonica, con genesi di un minimo barico secondario sul Mar Ligure.
ENNESIMO PEGGIORAMENTO SULL’ITALIA – La tregua sul nostro Paese è durata pochissimo ed ecco che il nuovo sistema perturbato atlantico ha subito riportato le precipitazioni, a partire dalle regioni di Nord-Ovest, Sardegna ed Alta Toscana. Le precipitazioni più intense coinvolgono ancora una volta la Liguria, con punte di oltre 50-60 mm su alcune aree della Riviera di Ponente (dove sono in atto temporali) e sull’entroterra genovese. Sono queste zone che, con l’Alta Toscana, sono state notevolmente martellate dal maltempo nelle ultime settimane, tanto che nel mese di gennaio diverse località hanno raggiunto i loro primati storici di piovosità. E’ ripreso a nevicare copiosamente sulle Alpi occidentali, fino a quote localmente collinari. Nelle prossime ore il maltempo si estenderà anche verso il Triveneto, mentre le prime piogge, legate al flusso umido occidentale, hanno raggiunto anche le regioni centrali tirreniche e la Campania.
TEMPERATURE SEMPRE MITI – Le correnti occidentali fanno proseguire il trend termico generalmente sopra la norma che ha finora caratterizzato quasi tutto l’inverno. E gli scenari non dovrebbero granché mutare nemmeno per la prossima settimana.