Abbiamo dato uno sguardo alle differenze termiche intercorrenti tra la giornata odierna e giovedì 14 marzo. E’ vero, manca una settimana e l’evoluzione potrebbe essere stravolta, ma crediamo che il freddo sia destinato a riappropriarsi per breve tempo delle nostre regioni. I dubbi, semmai, riguardano l’entità dell’irruzione.
Consigliamo, quindi, di considerare la mappa delle differenze di temperatura (si tratta del modello GFS-Special, focus Italia, quota di riferimento 850 hPa pari a circa 1500 metri di altitudine) quale tendenza termica futura. Quel che emerge è un netto raffreddamento, testimoniato sia dalla colorazione blu, sia dai valori numerici.
E’ evidente come le regioni centrali e la Sardegna potrebbero risultare le più colpite dall’irruzione, con un calo termico superiore ai 10°C e punte sino a 13°C in meno. La diminuzione sarà forte anche lungo il confine delle Alpi, addirittura in Austria il termometro potrebbe calare – sempre rispetto alla situazione attuale – di oltre 20°C. Nelle altre regioni d’Italia avremo una differenza relativamente più contenuta, ma certamente significativa.