Il blocco di aria fredda, destinato a scendere sulle nostre Regioni, a partire da quelle Meridionali, e poi, probabilmente, con moto retrogrado, anche sul resto della nostra Penisola, è situato adesso a ridosso dei Paesi Baltici, con termiche di -37°C a 500 hPa.
Attualmente si riscontrano in queste zone dei buoni valori termici, con nevicate in Bielorussia a temperature di -4°C circa.
Ma, nella sua discesa verso i Balcani, subirà un’importante alimentazione di aria fredda in quota proveniente dalle zone artiche, e calerà i propri valori termici attorno a -42°C (a 500 hPa, circa 5300 metri), prima di investire il nostro Meridione.
Esaminiamo adesso le isoterme ad 850 hPa (circa 1400 metri di quota), che si verificheranno sul nostro Paese stando alle previsioni del modello Ensamble di GFS, che dovrebbe presentare un’ottima precisione a poca distanza dall’evento.
Per sabato 15 dicembre prossimo, alle ore 12 UTC (le ore 13 italiane), il Nord Italia dovrebbe presentare delle isoterme di -10°C ad 850 hPa, contro gli attuali valori, nella norma, compresi tra 0° e +2°C.
L’Italia Centrale dovrebbe avere isoterme attorno ai -9°C, contro i valori attuali di 0°C circa (la norma sarebbe di +2,5°C).
Il Sud Italia dovrebbe presentare isoterme ad 850 hPa comprese tra -4° e -8°C, contro una norma di +3/+5°C per la seconda decade di Dicembre.
Si preannuncia così un periodo in cui le temperature medie, a questa quota, risulterebbero inferiori alla norma tra gli 8 ed i 12°C su tutta la nostra Penisola, ed è presumibile che tale scarto possa essere equivalente anche al livello del mare, pur sapendo che molti fattori (il tipo di suolo, la vegetazione, l’esposizione, l’urbanizzazione, ecc), influenzano in positivo od in negativo le temperature di una determinata località.
Anche la presenza di Sole, oppure di maltempo con neve, fa la differenza per il grado di freddo che potrà raggiungere gli strati più bassi dell’atmosfera.
Si tratterebbe comunque di un’ondata di freddo con rari precedenti, negli ultimi trent’anni, per la prima metà di Dicembre.
Alla memoria storica si presentano le ondate di freddo del Dicembre 1973, del 1995, e quella, recente e famosa, del 13 Dicembre 2001.
Ma, solitamente, il freddo invernale più intenso si fa sentire, sull’Italia, solo a stagione più avanzata, a partire almeno dal periodo Natalizio. Gli eventi molto freddi precedenti a questo periodo sono piuttosto rari.