La notizia relativa al record africano di maggio sfiorato a Marada, dove il giorno 28 sono stati registrati 49,9 °C si presta ad alcune considerazioni. La prima è che la Cirenaica, ove è ubicata la località, è una delle quattro regioni libiche affacciate sul Mediterraneo, insieme a Tripolitania, Sirtica e Marmarica. Questi territori sono caratterizzati, procedendo dalla costa verso l’interno, da «un graduale aumento dei valori della media annua, che nelle regioni più propriamente sahariane viene alquanto attenuato dall’altitudine media delle stesse (4-600 metri) ed un progressivo aumento dell’escursione termica, in relazione alla leggera diminuzione (in confronto dei valori costieri) delle temperature minime ed al forte aumento delle massime» [Fàntoli, p. 61].
La stazione di Marada sorge a circa 120 km dalla linea costiera, e il fatto che abbia raggiunto una temperatura così elevata a fine maggio non è inusuale: «Il range annuale aumenta rapidamente verso sud, a causa di un lieve calo delle temperature invernali e un grande aumento delle temperature estive. Il periodo più caldo si ha a fine estate vicino alla costa, in piena stagione o addirittura all’inizio di essa nell’interno» [Gentilli, p. 270].
Quanto ai valori estremi, sono da annoverare anche quelli rilevati dalla rete meteorologica istituita in Libia dal Regio ufficio agrario a partire dal 1913; lasciando da parte le contestate temperature di Azizia, a Gadames (361 m, regione dell’Hamada el-Hamra), nei periodi 1913-’15 e 1924-’38 si rilevarono questi estremi mensili [Fàntoli, p. 66], mai smentiti, né disconosciuti:
maggio = 52,0 °C
giugno = 55,2 °C
luglio = 53,4 °C
agosto = 52,4 °C
settembre = 50,0 °C
I valori della rete libica, forse perché apparsi su pubblicazioni italiane e non in testi di lingua inglese, fino a oggi sono stati scarsamente indagati, al punto da essere quasi completamente dimenticati dalla letteratura di settore.
Bibliografia
A. Fàntoli, I valori medi della temperatura in Libia, «Bollettino della Società Geografica Italiana», s. 8, vol. 7, nn. 1-2 (1954), pp. 59-71.
J. Gentilli, Libyan Climate, «The Geographical Review», vol. 45, n. 2 (1955), pp. 269-271.