Cos’è la tecnica multimodel? Rammentiamo ai lettori che il multimodel si basa sull’utilizzo di più modelli, raffrontati fra di loro, per giungere a determinare la cosiddetta previsione probabilistica, da cui possano emergere discordanze oppure affinità fra le diverse evoluzioni in campo. Questo metodo sta trovando grosso seguito anche sulle previsioni a brevissimo termine elaborate dai modelli ad altissima risoluzione.
In questo articolo cerchiamo invece d’analizzare e raffrontare le prospettive a medio-lungo termine dei principali modelli su scala globale (analisi a 500 hPa), elaborati in maniera indipendente fra loro, ma con data d’inizializzazione equiparata alle ore 00Z odierne. Lo scopo dell’analisi è quella di verificare in concreto le possibilità di un cambio di tendenza a lungo termine, se si considera che questo week-end e gran parte della prossima settimana saranno nelle mani di un ostica figura di Alta Pressione. L’analisi a 72 ore, riferita a Lunedì 13 Ottobre, mostra l’Italia abbracciata da un potente promontorio anticiclonico in quota (altezza del geopotenziale 500 hPa uguale o superiore ai 584 dam sull’intero territorio).
Verso la metà della prossima settimana si conferma un lieve indebolimento della cella altopressoria, complice la minore forza attrattiva esercitata dal cut-off ciclonico nei pressi dell’Iberia. L’analisi in basso si riferisce all’analisi a 120 ore, per il giorno 15 Ottobre: si possono notare maggiori divergenze dei cosiddetti “spaghetti”, ma questo è abbastanza normale portandoci in avanti nel periodo di previsione.
Proviamo ora ad entrare nel contesto della prognosi previsionale del week-end del 18-19 Ottobre. In virtù di un rinforzo anticiclonico sul Medio Atlantico, il Mediterraneo potrebbe essere lambito dallo scorrimento di un’ondulazione depressionaria che, seppure modesta (valori di geopotenziale medio-alti), potrebbe essere capace di portare quel tanto agognato cambiamento meteo, almeno su parte delle nostre regioni. Questa è l’evoluzione ad ampio respiro del modello americano GFS, mentre le carte europee elaborate a Reading, pur in uno schema barico non certo dissimile, non confermano tale cambiamento.
Lunghissimo termine L’Anticiclone continuerà ad avere un ruolo da protagonista su gran parte dell’Europa Centro-Meridionale e del bacino del Mediterraneo, così da rendere difficile l’azione di quel nucleo depressionario in quota, in precedenza individuato dalle GFS. Questo si può benissimo notare dall’analisi riferita ai 10 giorni di previsione, con scarsissime variazioni rispetto al quadro precedente.