Ci siamo, la svolta meteo è alle porte. Prima di concentrarci su quel che accadrà nelle prossime ore, poi nei prossimi giorni, dobbiamo necessariamente soffermarci su quanto accaduto ultimamente.
L’assaggio d’estate è stato eclatante: prima in Europa, poi in Italia. Temperature tipiche del mese di giugno, con picchi di 30°C a fine aprile. Superfluo dirvi che si è trattato di una pesante anomalia atmosferica, si è trattato di una fiammata africana davvero rilevante e persistente. Ci sta, certo, ma non dobbiamo trascurare un punto importante: il nord Africa si sta scaldando, rapidamente, teniamone conto per i prossimi mesi.
Ciò detto, il surplus energetico che si è creato non farà altro che esaltare ai primi sbuffi d’aria fresca o d’aria umida. E questi sbuffi stanno arrivando, proprio per mano di quello stesso Vortice di Bassa Pressione che si era stabilito tra Nord Africa e Penisola Iberica enfatizzando la risposta d’aria calda. Ora, dobbiamo attenderci temporali e dovremo attenderli già nel pomeriggio. Dove? Per scoprirlo vi proponiamo una mappa che ci dà un’idea non soltanto delle eventuali precipitazioni, ci mostra anche gli indici d’instabilità.
Nello specifico, le precipitazioni temporalesche dovrebbero focalizzarsi sulle Alpi orientali, mentre il rischio “temporali” crescerà sensibilmente un po’ in tutte le zone interne peninsulari e insulari ed anche in Val Padana. Siamo certi che non mancherà occasione per degli acquazzoni anche in queste aree (per intenderci quelle colorate in violaceo).