Archiviata ormai definitivamente la fase artica, l’intermezzo anticiclonico sull’Italia deve subito fronteggiare nuove insidie da ovest, derivanti dalla presenza di un mulinello depressionario tra il Portogallo ed il Marocco. Quest’area ciclonica verrà inglobata dall’affondo di una saccatura nord-atlantica, la quale costituirà la premessa del peggioramento atteso nel week-end sull’Italia.
Un ventaglio di forti venti meridionali si originerà dal gradiente barico che si andrà a creare fra la saccatura atlantica ed un forte anticiclone più ad est, con massimi collocati fra i Balcani ed il Mar Nero. L’Italia risentirà appieno del flusso meridionale e del conseguente peggioramento, ma l’onda perturbata atlantica non sembra avere la forza per scardinare le resistenze anticicloniche e muoversi così senza ostacoli verso est.
Cosa accadrà a questo punto? Una spinta dell’anticiclone oceanico verso la Gran Bretagna taglierà di netto la saccatura all’inizio della prossima settimana e vi sarà così l’isolamento in cut-off sul comparto iberico di un ampio circuito depressionario. Sull’Italia potrebbe incrementarsi la spinta calda africana, connessa ad un promontorio anticiclonico sub-tropicale, come spesso capita quando vi sono le cosiddette falle depressionarie portoghesi: si prospetta così un parziale miglioramento meteo con clima primaverile.