Bel tempo:
l’attuale configurazione vede contrapporsi due enormi strutture bariche: a nord la Depressione d’Islanda, a sud l’Alta delle Azzorre. La vorticità atlantica impedisce eventuali spinte settentrionali dell’Anticiclone, costringendolo ad espandersi sui paralleli. Si spiega in tal modo l’ingresso, sul nostro Paese, di una propaggine stabilizzante che ha consentito un netto miglioramento del tempo.
Accenni artici poco convincenti:
trattando l’aspetto previsionale dettagliatamente, s’è detto che la giornata domenica sarà l’unica – da qui a Natale – a proporci delle variazioni al tema anticiclonico. Variazioni ascrivibili alle velleità settentrionali dell’azzorriano, che nel vano tentativo di spingersi a nord causerà una lieve oscillazione delle correnti d’alta quota. Quale conseguenza avremo un’irruzione artica che prenderà la via dei Balcani, lambendo l’Adriatico e incentivando l’ingresso di refoli d’aria fredda sul nostro Paese. Nulla di che, intendiamoci, avremo solamente una riduzione termica che servirà a ripristinare temperature più consone al periodo.
Da un’Alta Pressione all’altra:
in sede titolare s’è posto l’accento sull’imprescindibilità di alcune dinamiche atlantiche affinché possano realizzarsi scenari invernali consistenti. Or bene, nel medio termine avremo un approfondimento ciclonico a ridosso della Penisola Iberica che sfocerà nella “solita” rimonta anticiclonica nord Africana. L’obbiettivo? Ovviamente l’Italia.
Natale estremamente mite:
purtroppo l’avvento dell’Anticiclone Subtropicale non farà altro che innescare l’ennesima, significativa risalita termica stagionale. Le temperature, le massime soprattutto, si orienteranno ben al di sopra della norma e si registreranno valori anche di 7-8°C superiori alle medie del periodo.
E L’inverno?:
L’ipotesi artica, affrontata nel precedente editoriale, non è ancora tramontata. Anzitutto scorgiamo un decremento termico importante fin dal giorno di Santo Stefano, il che indicherebbe l’ingresso di correnti più fredde nord atlantiche. Dopodiché dovremo andare a valutare l’evoluzione del blocco anticiclonico atlantico e delle vorticità cicloniche sugli States orientali. Le due ipotesi prevalenti sono due: la realizzazione dell’irruzione artica (pur con effetti tutti da valutare per quel che riguarda il nostro Paese) o l’innesco di un’altra rimonta anticiclonica subtropicale. Effetti evidentemente contrapposti, ma che dipenderanno entrambi dai movimenti riscontrabili sull’Atlantico occidentale.
Focus: evoluzione sino al 01 gennaio 2015
Le condizioni del tempo si mostreranno sostanzialmente stabili sino a Natale e il clima si presenterà decisamente mite soprattutto nelle ore diurne. Di notte, causa forti inversioni termiche, farà freddo e assisteremo allo sviluppo di fitti banchi di nebbia. Domenica, poi, l’intrusione d’aria relativamente fredda dai quadranti settentrionali sfocerà in un parziale aumento della nuvolosità nelle regioni adriatiche e del Sud.
Da Santo Stefano e sino a Capodanno, le condizioni meteorologiche potrebbero orientarsi verso una maggiore instabilità a causa di impulsi perturbati nord atlantici. Ma è bene ricordare che in questo periodo potrebbe realizzarsi una delle due ipotesi di cui sopra: o nuovamente l’Anticiclone, o l’irruzione Artica.
Evoluzione sino al 06 gennaio 2015
A questo punto è davvero difficile ipotizzare uno scenario meteorologico d’inizio anno. Noi propendiamo per un quadro sostanzialmente normale sotto l’aspetto termico, ma per le precipitazioni vi rimandiamo ai prossimi approfondimenti.
In conclusione.
Insomma, è un inverno che per il momento stenta a decollare ma che al pari dell’autunno sta comunque proponendo sprazzi di dinamicità assai interessanti.