Allacciamo le cinture, l’Autunno sta per partire. Terminate le goie e i dolori di un’appendice estiva infinita, ci getteremo a capofitto nel cuore della stagione. E non importa se, passata la buriana, tornerà il bel tempo. Quel che importa è che l’estenuante anomalia termica positiva subirà un’interruzione. Basterà a far sì che si scordino i vari record dei primi giorni d’Ottobre? Probabilmente no, almenoché non facci così freddo da ribaltare la situazione in un sol colpo.
Farà freddo, è fuor di dubbio, ma quando si fa riferimento al freddo autunnale non ci si deve confondere col concetto di freddo invernale. Se la stessa stoccata Artica fosse giunta a Gennaio, probabilmente staremo discutendo sulla possibilità di neve a bassa quota. Ma siccome siamo agli esordi, o quasi, della stagione autunnale è impensabile che sul Polo si sia formato quel serbatoio d’aria gelida capace di catapultarci nel cuore dell’Inverno.
Quali saranno le regioni che usufruiranno maggiormente del peggioramento? Sicuramente il Mezzogiorno e le Centrali Adriatiche. Il motivo è semplice. Seguendoci saprete che quando una saccatura Artica si getta lungo i meridiani, puntando l’Italia, va a cozzare inevitabilmente sulla barriera Alpina. Or bene, accadrà anche stavolta e la massa d’aria fredda si vedrà costretta ad aggirare l’ostacolo prevalentemente da est. L’area di Bassa Pressione che si verrà a creare sottovento, si trasferirà celermente sullo Ionio e là stazionerà almeno sino alla giornata di lunedì.
In un primo momento il maltempo coinvolgerà anche il Triveneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Levante Ligure. Quando? Tra stanotte e domattina. Le precipitazioni potrebbero risultare particolarmente forti, specie sul Friuli Venezie Giulia, nel Basso Veneto e su gran parte del territorio emiliano romagnolo. Il brusco calo termico, indotto dalla circolazione settentrionale, farà scendere drasticamente la quota neve. Sui crinali confinali addirittura sino ai 1000 m.
Sempre domattina avremo condizioni di maltempo su Lazio, Umbria e Toscana. Piogge e temporali bagneranno anche le Marche, per poi discendere su Abruzzo, Molise e Puglia. Il trasferimento avverrà non appena i venti si orienteranno da nord (prima proverranno da SW). Nelle due Isole il tempo sarà variabile, con probabilità di precipitazioni più alta sul settore ovest della Sardegna e nella parte nord orientale della Sicilia.
Sabato si verificherà un netto miglioramento su tutto il Nord, anche per via delle correnti secche settentrionali. Insisteranno un po’ di nubi sui crinali confinali e saranno associate a delle nevicate. Ampie schiarite interesseranno anche le Centrali tirreniche, mentre altrove non mancherà una certa instabilità. Al Sud e nel nord della Sicilia le precipitazioni più consistenti e persistenti.
Domenica potrebbe esserci una temporanea recrudescenza dell’instabilità su tutto il Centro Italia e nelle due Isole, col Sud ovviamente maggiormente penalizzato dalla vicinanza della massa perturbata. Il tutto avverrà in un quadro di correnti settentrionali insistenti, che non renderanno facile una ripresa delle temperature.
Temperature che dovrebbero risalire nei primi giorni settimanali, portandosi su valori più consoni al periodo. Il rialzo verrebbe favorito da un abbondante soleggiamento, a sua volta indotto dall’espansione sulla nostra Penisola di una propaggine anticiclonica. Propaggine che, rispetto alle emissioni modellistiche precedenti, dovrebbe rivelarsi meno invadente lasciando in tal modo il fianco scoperto ad una residua circolazione settentrionale.