Il meteo è ormai in netto miglioramento, ma l’ondata di maltempo di quest’inizio settimana ha lasciato una scia di danni davvero impressionante in alcune zone del Nord e sulla Toscana. Prima l’emergenza era stata la neve, il gelicidio e il ghiaccio, poi le piogge alluvionali hanno messo in ginocchio diversi territori.
Grosse precipitazioni si sono infatti abbattute tra Liguria e Toscana, con picchi in area appenninica fino ad oltre 400 millimetri di pioggia. Aumento della portata dei fiumi e qualche smottamento in Liguria, dove però il fenomeno più eclatante sono state le mareggiate che hanno distrutto diversi tratti costieri, sulla costa genovese.
Lo scenario più critico si è però avuto sull’altro versante dell’Appennino, in particolare in Emilia dove si sono riservate impetuose le piene di alcuni fiumi, tracimati in diverse zone. Nel tratto appenninico a confine tra la Liguria e l’Emilia sono caduti fino a 477 mm di pioggia.
Oltretutto, il repentino rialzo termico in quota e lo scioglimento brusco della neve hanno ulteriormente aumentato il livello dei corsi d’acqua. Migliaia gli sfollati nel Reggiano, tra Lentigione e Brescello, per l’esondazione del fiume Enza. Alcune famiglie che vivono in golena sono state evacuate con i gommoni.
I campi sono stati trasformati in vere e proprie risaie. Resta poi sotto stretta osservazione il torrente Parma, che sta provocando diversi allagamenti, soprattutto a Colorno, dove l’acqua ha invaso anche la Reggia. Nella stessa zona anche il torrente Baganza ha aumentato notevolmente la propria portata.
Il fiume Secchia ha poi causato molti disagi a Modena e dintorni, arrivando ad un livello di piena addirittura più elevato dell’alluvione del 2014. Diverse strade sono state allagate e a Campogalliano sono state messe in salvo due persone che si trovavano in prossimità degli argini.