Le ultime insidie:
quelle che stanno coinvolgendo l’Italia nel corso della giornata odierna, la cui origine deriva principalmente dal Vortice Freddo Artico intervenuto la scorsa settimana. Rammentiamo il suo spostamento verso il Regno Unito, ma a seguito dell’imponente cambio circolatorio in atto è stato ricacciato a sud e dopo aver aggirato le Alpi si dirigerà di gran carriera verso la Grecia. Ovviamente mancando l’alimentazione fredda originaria, l’aria contenuta al suo interno ha perso gran parte delle caratteristiche iniziali.
Forti venti:
giusto menzionarli perché al di là degli effetti in termini termici e in termini di stato dei mari peninsulari, ci danno l’idea di quanto sta accadendo a livello barico. Il vento, è risaputo, si genera a seguito delle differenze di pressione tra aree geografiche più o meno distanti. Più è ampio il divario, più forte è il vento. Ecco quindi che l’intensità attuale testimonia l’aspra lotta in atto sullo scacchiere europeo.
Atlantico e Africa:
un connubio indissolubile, verrebbe da dire. Ed in effetti dalle sorti del primo dipendono quelle del secondo. L’ampia depressione che sino a ieri inviava masse umide sin da noi, sta cambiando ubicazione assumendo una posizione tale da incentivare la risposta dinamica dell’Alta Africana. Il promontorio ha già raggiunto la Penisola Iberica e nelle prossime 24 ore traslerà ulteriormente ad est investendo in pieno il nostro Paese.
Gli effetti anticiclonici:
è bene fare una distinzione, a seconda che si parli di nord e sud. Ciò che accomunerà un po’ tutte le regioni è il consistente rialzo termico, che offrirà temperature ben superiori alle medie stagionali. Altro elemento comune sarà la stabilità, diffusa, mentre il tempo non per tutti sarà buono. Nelle regioni Settentrionali, ad esempio, compariranno nebbie, foschie e nubi basse. I cieli spesso resteranno offuscati anche in pieno giorno e non mancherà occasione, localmente, per qualche piovasco. Al Sud, invece, splenderà il sole e farà persino caldo.
Notevole rialzo termico:
ribadiamo quanto espresso pocanzi e in occasione del precedente editoriale: si prospetta un’anomalia termica positiva consistente. Alla quota di riferimento degli 850 hPa si raggiungeranno valori di 15°C, specie al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori. Ciò significa che a livello del suolo, in molti casi, si raggiungeranno punte di 28-30°C. Valori tardo estivi, che permetteranno a tanti di organizzare gite in montagna e verso le nostre splendide località di mare.
Il super Atlantico:
abbiamo utilizzato il superlativo non a caso. I modelli, chi più chi meno, appaiono sostanzialmente concordi nel proporre una consistente attività ciclonica atlantica. Il flusso zonale sarà così intenso da scalfire, gradualmente, il muro anticiclonico e difatti potrebbero realizzarsi vari impulsi perturbati sul Nord Italia. Da valutare, più che altro, il grado di coinvolgimento delle rimanenti regioni. Al momento le perturbazioni sembrerebbero in grado di penetrare sul Mediterraneo ripristinando condizioni meteorologiche più consone alla stagione autunnale.
Focus: evoluzione sino al 29 ottobre 2013
Si prospetta un periodo di tempo stabile, ma come detto non ovunque splenderà il sole. Il clima sarà mite, questo sicuramente, persino caldo al Sud e nelle due Isole Maggiori. Le prime insidie le osserveremo domenica, quando ci aspettiamo un primo peggioramento sul Nord Italia e qualche pioggia da Scirocco sulla Sardegna orientale. Lunedì potrebbe avverarsi una consistente ondata di maltempo nelle regioni settentrionali, causa in primo impulso perturbato da ovest.
Si aprirebbe la strada, gradualmente, al ritorno delle perturbazioni anche sulle altre regioni e il tutto potrebbe avvenire dopo metà della prossima settimana. La situazione dovrebbe evolvere verso condizioni meteo prettamente autunnali nel prosieguo, con prospettive di consistente maltempo sul finire d’ottobre.
Evoluzione sino al 03 novembre 2013
Da valutare, per i primi di novembre, la comparsa di masse d’aria fredda sulla scena europea ed eventualmente in Italia. Al momento si tratta di ipotesi, ma le dinamiche bariche potrebbero condurci verso quella direzione.
In conclusione.
La stagione autunnale avanza rapidamente e sinora non è mancato nulla: le piogge, il fresco-freddo, il caldo, il bel tempo. Ora, pian piano, assisteremo presumibilmente ai primi cenni invernali almeno sotto l’aspetto delle dinamiche bariche.