Blande perturbazioni: ciò che sta accadendo oggi, in replica a quanto avvenuto nelle precedenti 48 ore, suggerisce una minore robustezza del campo anticiclonico. In effetti l’Alta Pressione s’è spostata ad ovest, lasciando che qualche perturbazione atlantica provasse a insinuarsi sui nostri mari. Tentativi vani, perché al di là di qualche annuvolamento più o meno consistente non stiamo registrando precipitazioni degne di tal nome.
Ondata di caldo sull’Europa dell’ovest: in effetti il fulcro anticiclonico non s’è mai allontanato troppo dall’Italia, diciamo che ha preferito dirigersi sulla Penisola Iberica per accogliere il caldo supporto sahariano. Proprio in queste ore è in atto un’ondata di calore che rischia di sgretolare record termici storici in varie nazioni europee (dalla Spagna alla Francia, dal BeNeLux alla Germania). Ciò che ci aspetta è presto detto: la struttura alto pressoria traslerà verso est e riprenderà pieno possesso del territorio italiano.
Per fortuna non farà così caldo: c’è da dire che su di noi arriverà un po’ indebolita, nel senso che perderà gran parte del potenziale nord africano. Ciò non toglie che anche sulle nostre regioni continueremo a registrare anomalie termiche importanti specie di giorno. La notte, invece, farà ancora un po’ freddo ma laddove compariranno nubi basse persistenti – ipotesi plausibile – verrà registrato anche un aumento delle minime.
Natale con l’Alta Pressione, ma Capodanno? E’ un quesito lecito, anche alla luce di alcuni importanti segnali che giungono dai piani alti dell’atmosfera. Segnali che sembrano apparire anche nei modelli previsionali, che pian piano cominciano a valutare un progressivo indebolimento dell’Alta Pressione proprio a cavallo tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Al momento, lo ripetiamo, trattasi semplicemente di indizi ed è per questo che non ce la sentiamo di parlare di svolta invernale definitiva.