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Sulle Fiere sul Ghiaccio di Londra nell’epoca della PEG

di Marco Rossi
17 Dic 2009 - 08:17
in Senza categoria
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Dal libro di Ian Currie :
Possiamo approfondire ulteriormente quelle che sono le curiosità ed i fatti di costume relativi ai periodi delle Grandi Fiere sul Tamigi gelato, che si tenevano nella città di Londra nei Secoli passati.

Come detto in un precedente articolo, si tratta di un evento piuttosto comune tra il Seicento ed il Settecento, nel cuore del periodo più freddo della Piccola Età Glaciale, con la concomitanza di fattori che predisponevano il Tamigi a congelarsi con maggiore facilità, rispetto ai tempi moderni.

Occorre fare a questo punto alcune precisazioni: non ci sono notizie di Fiere di questo tipo prima del XVI Secolo.
E non solamente per una minore rigidezza invernale: sappiamo, infatti, che alcuni Inverni rigidissimi erano apparsi anche nei Secoli precedenti.

Nel 1233-34, ad esempio, il gelo perdurò dal 25 Dicembre al 02 Febbraio, e fu gelo privo di neve, tanto che furono distrutti tutti i raccolti e perirono gli alberi, in quanto il terreno gelò per oltre un metro e venti in profondità.

Nel terribile inverno del 1408 la neve ed il ghiaccio perdurarono per oltre 14 settimane, tra Dicembre e Marzo.

Ma la prima vera notizia di uno spettacolo tenuto sopra il Tamigi gelato risale soltanto al 1564, in epoca Elisabettiana, agli inizi della fase fredda della PEG.
In questo caso venne festeggiato il Capodanno arrostendo dei buoi sotto al Ponte di Londra.

Seguirono i grandi festeggiamenti tenuti sul Tamigi nel rigidissimo inverno 1607-08, quando, tra Dicembre e Gennaio, il fiume gelò più volte, e, stavolta, si verificò una vera e propria “invasione” da parte dei cittadini londinesi.
Soprattutto nel periodo più freddo, tra il 10 ed il 15 Gennaio, si aprirono negozi di barbieri, si arrostirono buoi e pecore, si tennero balli e danze sul fiume gelato, si bevve vino e birra.
In pratica, si inaugurò una vera e propria “tradizione” di passatempi invernali quando il clima si faceva così rigido da gelare il grande fiume inglese.

Questi eventi si ripeterono soprattutto nell’Inverno più rigido di tutti, il 1683-84, con il Tamigi che gelò per 11 settimane consecutive, e con uno spessore del ghiaccio che raggiunse quasi 30 cm.

Da un’illustrazione dell’epoca, possiamo farci un’idea dei divertimenti che si usavano all’epoca, e di come fosse costruita una vera e propria “città del ghiaccio” sopra il corso del fiume.

Una grande via, chiamata “Temple street”, attraversava il fiume per la sua larghezza, ed era delimitata da grandi tendoni, alla sua destra ed alla sua sinistra.

In essi erano presenti negozi di macelleria, di rosticceria (si arrostivano pecore e buoi), negozi di barbiere, e perfino centri di “stampa”, dove venivano vendute stampe per celebrare questo avvenimento!
Ma, ovviamente, le più frequentate erano le osterie, dove, con vino e birra, ci si poteva riscaldare contro il grande freddo!

Oltre a questa grande via sul ghiaccio, fervevano altri divertimenti: i Signori amavano passeggiare in carrozza lungo tutto il corso del fiume, mentre altri divertimenti erano le piccole barche dotate di slitte, e trainate da adulti che portavano i bambini a divertirsi (un po’ come i trenini dei luna park odierni).

Un altro grande divertimento era costituito dalla caccia alla volpe lanciata sul fiume congelato.

Il pattinaggio era un altro dei divertimenti, anche se probabilmente con i primi rudimentali pattini in legno, che iniziavano a diffondersi proprio a partire dal Seicento, originari dell’Olanda.

Si giocava anche a bocce, sul fiume gelato, ed, infine, si giocavano partite a pallone!
Il gioco, denominato proprio “foot-ball”, veniva praticato anche all’epoca, tanto che, in questa forma, solo palla al piede, possiamo veramente considerare gli Inglesi come gli inventori di questo divertimento.

Se questi erano i divertimenti usati all’epoca, in realtà non molto differenti da quelli in uso ai nostri tempi, è purtroppo scomparsa l’abitudine di effettuarli sopra il corso gelato del fiume.

Come detto, il Tamigi non gela più in modo profondo dal 1814, e probabilmente, essendo cambiate le circostanze, non succederà più neanche se dovessero ritornare i tempi di una nuova PEG!

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