L’elemento saliente a breve termine.
Anzitutto nei prossimi giorni verremo interessati da una serie di perturbazioni atlantiche innescate da un’ampia depressione ubicata a ridosso dell’Europa occidentale. Il maltempo interesserà un po’ tutte le regioni, ma le temperature faranno registrare spesso valori al di sopra della norma.
L’elemento saliente a medio termine.
Sul finire dell’anno appaiono sostanziali modifiche evolutive a livello oceanico. Pare infatti che l’ampia struttura ciclonica succitata possa indebolirsi e dar così modo all’Alta Pressione delle Azzorre di acquisire nuovi spazi in direzione nord. Potrebbe concretizzarsi un blocco anticiclonico che porterebbe un nucleo d’aria Artico-Marittima a e distendersi sull’Europa centrale. Ad oggi, stante gli aggiornamenti attuali, pare che l’influenza ciclonica possa estendersi anche all’Italia, causando un calo termico e un peggioramento meteo.
L’elemento saliente a lungo termine.
A seguire potrebbe realizzarsi un aggancio con una circolazione d’aria più fredda proveniente dall’Europa nord orientale.
Il trend a lungo termine:
Se tale ipotesi trovasse conferma, il 2010 potrebbe aprirsi all’insegna del freddo. Stabilire sin da ora quella che potrebbe essere l’entità del calo termico non è possibile. Anche perché lo rammentiamo, trattandosi di una linea di tendenza potrebbe subire sostanziali cambiamenti – o addirittura stravolgimenti – in corso d’opera.
Elementi di incertezza:
E’ chiaro che per poter avere un’idea più o meno precisa circa l’evoluzione meteorologica per fine anno dovremo attendere l’esaurimento della fase depressionaria atlantica. Basandoci sulle esperienze passate, relativa alla stagione autunnale oramai archiviata, la tendenza sembra quella di un rapido esaurimento deli Vortici atlantici, a favore di Alte Pressioni le cui azioni hanno avuto, e potrebbero avere, ruoli fondamentali nel condizionare il tempo sulle nostre regioni.
Fattori di normalità climatica:
Veniamo da valori termici abbondantemente sotto la norma, in qualche caso si può utilizzare il termine eccezionali senza alcun tipo di remora. Ora invece l’andamento sarà quello opposto, il rialzo delle temperature sarà così corposo che si porteranno diffusamente oltre la media del periodo. Per una nuova flessione dovremo attendere, probabilmente la fine dell’anno.
Le precipitazioni appaiono invece in crescita. Le varie perturbazioni atlantiche dovrebbero portare fenomeni consistenti e come detto nei precedenti editoriali molte regioni potrebbero tranquillamente varcare i cumulati medi del mese in corso.
Focus: evoluzione sino al 03 gennaio 2010
Le festività Natalizie, che si concluderanno nel prossimo weekend, saranno caratterizzate da condizioni di tempo mite e spesso uggioso. Il transito di varie perturbazioni causerà piogge abbondanti, forti venti, rovesci, qualche temporale a copiosissime nevicate sui rilievi alpini.
Sul finire dell’anno la Penisola potrebbe risentire di una circolazione d’aria più fredda dalla matrice Artico-Marittima. Un vortice ciclonico piuttosto ampio andrebbe infatti a posizionarsi a ridosso delle Alpi estendendo la propria influenza sul Mediterraneo centrale. Ciò significa che si potrebbero avere precipitazioni sparse, che dato il calo termico risulterebbero nevose sui rilievi anche a bassa quota.
Evoluzione sino al 08 gennaio 2010
La prima settimana del 2010 verrebbe così condizionata da una circolazione d’aria più fredda, ma per poter avere un’idea precisa di quel che potrebbe o meno accadere consigliamo di seguire i prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
Probabile quindi che la fase atlantica imminente sia destinata a non durare per lungo tempo. Certo, siamo nel campo delle ipotesi, ma è da diversi giorni che i modelli percorrono strade votate a scenari di tipo invernale.