Sembra d’essere tornati a fine gennaio, o a febbraio. L’aria fredda affluita da est ha fatto calare le temperature, anzi, sarebbe meglio parlare di vero e proprio tracollo termico. Come accennato pocanzi, abbiamo valori mattutini assai bassi e che non nulla hanno da invidiare a quelli che si registrano nei mesi invernali. Questo perché laddove i cieli sono rimasti limpidi c’è stata la perdita di calore diurno dal suolo verso l’atmosfera e l’aria fredda – più pesante – si è depositata nei bassi strati.
La dinamica che ha condotto a tutto ciò è nota: un nucleo freddo che dai Balcani si è portato tra l’Egeo e lo Ionio, sospingendo verso di noi venti di Grecale. Ovviamente le regioni Adriatiche e Meridionali risultano più esposte a tal tipo di circolazione, perché sopravento rispetto alla dorsale appenninica. Sul versante opposto, quello tirrenico, le condizioni del tempo sono nettamente migliori. Idem sul Nord.
Nucleo freddo che non si è ancora esaurito e pur perdendo gradualmente vigore, riuscirà ad introdurre nuovi rovesci temporaleschi nelle stesse regioni. Temporali che nelle ultime 48 ore hanno investito varie zone d’Italia, risultando localmente intensi e accompagnati da grandine. La situazione vedrà condizioni d’instabilità persistente su Marche, Abruzzo, Molise e al Sud. Fin sulla Campania. Oltre ai succitati fenomeni, ci aspettiamo nuove nevicate attorno ai 1000 metri. Addirittura potrebbero spingersi a quote inferiori dalla Puglia Garganica risalendo verso i settori appenninici centrali.
Qualche sporadica precipitazione sarà in grado di coinvolgere anche i versanti orientali di Lazio e Umbria, ma su queste regioni diciamo che il tempo sarà bello. Così come sarà bello sul Nord e in Sardegna, che almeno durante il giorno si avvantaggeranno dell’abbondante soleggiamento e quindi farà meno freddo. In Sicilia il tempo risulterà variabile, senza escludere qualche scroscio di pioggia qua e là.