Fare le previsioni meteo, in Italia, non è mai facile. Non lo è per tutta una serie di motivi, alcuni dei quali esulano da tutto quel che di serio e professionale c’è in questa materia. E’ difficile perché l’errore non viene perdonato, quasi mai.
Eppure si dovrebbe sapere che l’Italia ha un territorio talmente variegato, anche sotto il profilo microclimatico, da rendere la vita complicatissima anche ai più affidabili modelli fisico matematici. Ma che c’entra, direte voi, con il tema dell’articolo?
C’entra eccome, fidatevi. In questi giorni se stiamo vedendo di tutti i colori o meglio, è stata una prima settimana di ottobre in un modo ora avremo probabilmente una seconda settimana di ottobre in un altro modo. Meglio o peggio non sta a noi dirlo, diciamo che la variabilità tipica dei periodi di transizione sta facendo il proprio dovere.
Sino ad oggi ha prevalso il freddo, anche se è vero che Ottobre era cominciato con l’Alta Pressione e con le temperature superiori alle medie stagionali. Freddo venuto da nord, dal Circolo Polare Artico, freddo che ha fatto piombare l’Europa settentrionale e orientale in Inverno. Ma ora stop, dopotutto siamo ancora nel mese di Ottobre e pensare agli scambi meridiani così pronunciati e prematuro. Si possono verificare, ci mancherebbe altro, ma pretendere costanza in certe situazioni bariche ci sembra troppo.
E così eccoci qua, di nuovo a parlare di caldo. Sì, perché i prossimi giorni saranno caratterizzati dal ritorno dell’Alta Pressione e dal rialzo delle temperature. Volete sapere quanto saliranno? Di parecchi gradi. Dando un’occhiata alle proiezioni termiche, ovviamente per le principali città d’Italia, vi diciamo fin da ora che le anomalie si attesteranno tra i 2 e i 4-5°C. Vuol dire che le temperature saranno più alte rispetto alle medie dai 2 ai 4-5°C.
Farà più caldo al Sud e nelle due Isole Maggiori, un po’ meno al Centro e ancora un po’ meno al Nord. Ed è normale, badate bene, all’inizio dell’Autunno è sempre stato così.
Quello che proprio non ci piace, consentiteci di scriverlo, è la facilità con cui – ancora una volta – si passerà da temperature inferiori a temperature superiori alle medie climatiche di riferimento. Ci siamo abiutati, questo è vero, ma passare dal tardo autunno alla classica ottobrata è un qualcosa che disorienta. Non c’è un andamento lineare, almeno per il momento e per chi si aspetta la tipica circolazione atlantica beh, probabilmente ci sarà da aspettare.
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