Si respirerà almeno per un paio di giorni:
Questa, senz’altro, è un’ottima notizia. Il caldo, negli ultimi giorni, ha varcato una soglia di sopportazione e anche se i valori oggettivi non sono stati così tanto alti, la percezione che facesse ancor più caldo c’è stata data dagli elevati tassi d’umidità. Domani, percò, aria più fresca inizierà ad insinuarsi in quota e tra mercoledì e giovedì favorirà una diminuzione delle temperature.
Tregua di lunga durata? Neppure per idea:
Purtroppo no, cari lettori. Il rientro alla normalità termica, per lungo tempo, sembra una chimera. Già venerdì ecco l’Anticiclone tornare sugli scudi. Ma stavolta sarà quello che viene dall’Africa, col suo carico d’aria Saharia. C’è un però. Rispetto agli aggiornamenti scorsi, quelli odierni ubicano la direttrice in altra posizione. Non più lungo il Mediterraneo, bensì sull’Europa occidentale e con massimi che andranno a stabilirsi oltre le Alpi. Una di quelle situazione, forse lo saprete, che evocano un caldo insopportabile sull’Italia Settentrionale e nei versanti tirrenici. E’ quindi probabile che, stante così le cose, il prossimo weekend possa rivelarsi ancor più caldo di quello passato.
Quando ne usciremo?:
Probabilmente a metà mese. E’ bene però utilizzare il condizionale, perché con simili configurazioni non si scherza. Vi diamo però cenno di quelle che sarebbero le possibili vie d’uscita. Anche se forse sarebbe corretto parlare di unica via di fuga. L’Atlantico. Atlantico che con le sue perturbazioni potrebbe erodere il blocco che andrà a formarsi sull’Europa centro occidentale e in tal modo dovrebbe sgonfiarsi la palla africana. Tra l’altro alcuni spifferi umidi potrebbero penetrare nelle regioni dell’Italia settentrionale incentivando una ripresa dell’instabilità.
Modelli concordi o discordi?:
Sostanzialmente concordi, anche se con tempistiche leggermente diverse. Il modello Americano GFS è quello che ritarda la realizzazione atlantica, ma solo di qualche giorno. L’Europa ECMWF la vede prima, ma quel che conta è che forse, dopo metà luglio, si andrà verso la normalità termica.
Quanto sarà forte il caldo prossimo venturo?:
Molto. Purtroppo la dislocazione anticiclonica, lo si è detto, è di quelle che penalizza alcune aree peninsulari. Tra sabato e domenica prossimi i modelli che ci danno un’idea delle temperature registrabili al suolo indicano picchi di 36/37 gradi addirittura in Val Padana! Così come nelle aree interne tirreniche ed in Sardegna. Non che altrove faccia fresco, però almeno si dovrebbe soffrire un po’ meno.
Focus: il tempo sino al 18 luglio 2010
E’ bene focalizzare l’attenzione ai prossimi 3 giorni. Perché domani si avrà un peggioramento temporalesco al Nordest, specie tra Emilia Romagna e Veneto. Precipitazioni concentrate tra mattino e pomeriggio, poi si dovrebbe procedere spediti verso un miglioramento. L’instabilità diurna interesserà anche l’Appennino – ed in particolare le zone meridionali – e le Alpi centro occidentali. Poi mercoledì e giovedì l’ingresso di correnti più fresche potrebbe consegnarci nelle mani del refrigerio. Temperature destinate a calare e riportarsi, un po’ ovunque, attorno alle medie del periodo.
Dopodiché ecco tornare l’Anticiclone. Ma non quello delle Azzorre, bensì l’Africano. Aria calda Sahariana inizierà a fluire su Spagna e Francia – che probabilmente patiranno un’ondata di caldo eccezionale – e in parte verso i settori occidentali peninsulari. Col passare dei giorni crescerà l’umidità e oltre alle elevate temperature avremo elevati tassi d’umidità. Caldo afoso, quindi. Qualche cenno di novità sembra venire da metà luglio, quando le perturbazioni atlantiche potrebbero abbassarsi in latitudine.
Evoluzione sino al 23 luglio 2010
Abbassamento che porterebbe all’erosione dell’Alta Pressione, con conseguente calo termico anche in Italia. Si andrebbe verso valori più consoni alla norma stagionale.
In conclusione.
E’ probabile che la prima metà di Luglio chiuda sotto una pesante anomalia termica positiva. E dopo un giugno più caldo di circa 1 grado rispetto alla media trentennale, non è certo una buona notizia.