Indovinate un po’? C’è chi non ne può già più. Di cosa? Di queste condizioni meteo, dell’Anticiclone africano e di tutto quel che gli ruota attorno.
Era scontato, c’avremmo scommesso. Prima tutti a lamentarsi del freddo, delle piogge e quant’altro, ora tutti a lamentarsi del contrario. Certo, giustamente in molti sottolineano come non se ne possa più degli estremi. Se ci fosse un po’ di sana normalità nessuno – o quasi – avrebbe da ridire.
Invece no, ancora una volta siamo qui a commentare un’Alta Pressione divenuta lo spauracchio delle nostre estati: l’africana. Ne stanno parlando un po’ tutti, soprattutto in Europa. Se ne parla perché in alcuni Stati porterà talmente caldo che potrebbero cadere i record del 2003. Non è poco fidatevi, anche se poi vanno fatte le dovute considerazioni come ad esempio la durata minimamente paragonabile a quella tremenda stagione.
Però è innegabile che si stia già cercando la via d’uscita. La si sta cercando per luglio, perché per giugno sembrano esserci poche speranze. La si sta cercando per quel periodo perché tornando alle “famose” proiezioni stagionali si spera che ci azzecchino. Si è parlato tanto di normalità e non vogliamo tornare sull’argomento perché rischiamo di essere ridondanti e di annoiarvi, però se c’è qualcosa che può riaccendere la speranza è proprio la proiezione stagionale.
Chiaramente noi siamo andati a valutare le proiezioni modellistiche e dobbiamo dirvi che la speranza (perlomeno sino alla prima settimana di luglio) è ridotta al lumicino. Non possiamo nasconderci dietro un dito, tutto lascia presagire una costante presenza dell’Anticiclone africano.
Non sappiamo ancora dirvi quanto farà caldo, quello che sappiamo dirvi è che le temperature resteranno costantemente al di sopra delle medie stagionali. Vi sembra poco? A noi no, ma siamo certi che non lo sarà neppure per voi. Non chiedeteci una via d’uscita perché non possiamo darvela, ma se siete curiosi di sapere se c’è qualche possibilità di cambiamento la risposta è sì.
C’è perché l’atmosfera non è statica, c’è perché nel corso della prima settimana di luglio un po’ di aria fresca potrebbe affacciarsi al Nord Italia e da lì dar luogo a un peggioramento temporalesco. Ma stiamo ragionando come sempre in termini probabilistici, anzi, possibilistici. Di certo, in questo momento, c’è solo una cosa: il dominio anticiclonico.