Siamo nuovamente al punto di partenza, ovvero nuovamente sotto un tenace anticiclone che non ne vuole sapere di lasciare il posto a depressioni tipicamente autunnali. Le temperature tornano a salire e lo zero termico specialmente al nord presenta valori ancora tardo estivi, le poche nubi si dissolvono a contatto con la barriera anticiclonica. Ma in realtà la configurazione anticiclonica non reggerà per molto tempo a causa del pressante vortice polare che lentamente avanza verso sud indebolendo la figura altopressoria, anche se ad onor del vero questa a più riprese si riaffaccerà sulla nostra penisola, ostacolando in maniera anomala le precipitazioni.
Tuttavia nelle elaborazioni a lungo termine si legge un graduale ritiro dell’alta pressione che potrebbe favorire l’ingresso di rapide perturbazioni collegate al ciclone d’Islanda. Ma tornando al medio termine cerchiamo di analizzare le possibilità di una nuova irruzione fredda.
Nella giornata di venerdì l’anticiclone andrà a posizionare il suo baricentro in prossimità della Francia, per poi tentare, nella giornata di sabato, un’ulteriore avanzata verso nord e al suolo creerà, come già successo per la scorsa irruzione fredda, un corridoio anticiclonico con un’alta pressione termica posizionata sulla Groenlandia, bloccando ulteriormente il flusso oceanico e determinando un’inevitabile discesa di aria fredda che, pur essendo di origine marittima, assumerà sempre di più connotati continentali, e che muoverà verso i Balcani, interessando in modo rilevante la nostra penisola.
Le forti correnti settentrionali sulla barriera alpina favoriranno un’iniziale fase di foehn che determinerà un rapido ma passeggero aumento termico, poi,vista la probabile formazione di un minimo relativo sul golfo ligure e la concomitante spinta verso est dell’alta pressione, andrebbe ad instaurarsi una situazione di bora scura al nord, che poi ripiegherà a maestrale al centro sud dopo aver aggirato il minimo citato sopra.
Le temperature caleranno sensibilmente nella giornata di venerdì per poi subire un altro calo ad inizio della settima prossima quando potrebbe presentarsi una più energica azione del vortice polare, ma si tratta di una situazione rapidamente evolutiva che non è tra l’altro vista da tutti i modelli previsionali, quindi necessita di continui aggiornamenti. In ogni caso sembra difficile che possano presentarsi fenomeni meteorici rilevanti visto che l’alta pressione, stanziata oltralpe, tenterà di abbracciarci più volte.