Da giorni, chi più chi meno, sta iniziando a tenere sott’occhio le tempeste atlantiche. Il 1° giugno, per chi non lo sapesse, inizierà la stagione degli uragani atlantici e ci si inizia a domandare come sarà. Soprattutto, qui in Europa, ci si domanda se potrà avere ripercussioni anche sulle nostre condizioni meteo.
Cominciamo col dire che autorevoli enti che studiano il fenomeno prevedono una stagione particolarmente intensa. Uno degli elementi che potrebbe spingere verso un andamento di questo tipo, quindi rilevante, è La Nina. Nina che potrebbe avere anche ripercussioni sull’Inverno europeo e che per questo motivo potrebbe portarci degli effetti anche in termini di cicloni oceanici.
Capiamoci: in Europa difficilmente assisteremo a fenomeno di questa natura, tuttavia non sarebbe la prima volta. Abbiamo svariati esempi di ex uragani capaci di spingersi sino alle coste occidentali del Vecchio Continente. Ex uragani perché dopo aver colpito o lambito le coste orientali del Nord America hanno proseguito – sfruttando il Jeet Stream – verso l’Europa. Durante il tragitto perdevano forza, tramutandosi in tempeste extra tropicali ma in grado di picchiar duro sia in termini di precipitazioni sia in termini di vento.
Attenzione però, perché abbiamo anche registrato dei veri e propri uragani come ad esempio nell’arcipelago delle Azzorre. Sicuramente è un problema che andremo a prendere in considerazione in Autunno, non certo in Estate, perché è quella la stagione più propizia per l’approdo di queste strutture cicloniche.
Considerando quanto scritto, soprattutto le analisi di importantissimi enti accreditati in materia, il rischio che qualche ciclone atlantico possa piombare in Europa non va sottovalutato.
Così come non dovremo sottovalutare il rischio di eventuali TLC, ovvero quelle strutture cicloniche mediterranee somiglianti a veri e propri uragani. Ma è ancora presto per parlare di certi argomenti, affronteremo il problema a tempo debito.