Il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) prevede che la stagione 2019 degli uragani sarà nella norma. La previsione indica una probabilità del 40% di avere una stagione quasi normale, una probabilità del 30% che si realizzi una stagione superiore alla e una probabilità del 30% che si manifesti una stagione sotto tono. Vi ricordiamo che la stagione degli uragani si estende ufficialmente dal 1 giugno al 30 novembre.
Andando più nello specifico il NOAA prevede una serie di 9-15 tempeste/tempeste (venti da 39 mph in su), delle quali da 4 a 8 potrebbero diventare uragani (venti di 74 mph o più). Di questi uragani da 2 a 4 potrebbero diventare grandi uragani (categoria 3, 4 o 5, con venti di 111 mph o superiore).
Solitamente le previsioni NOAA hanno una percentuale di affidabilità del 70%. Una stagione media degli uragani produce normalmente 12 tempeste, di cui 6 diventano uragani, inclusi 3 grandi uragani.
“Con la stagione 2019, il NOAA sta sfruttando strumenti all’avanguardia per aiutare a proteggere gli americani contro la minaccia rappresentata da uragani e cicloni tropicali provenienti dall’Atlantico e dal Pacifico“, ha dichiarato il segretario del Commercio Wilbur Ross. “Durante tutta la stagione degli uragani lo staff del NOAA rimarrà in allerta per qualsiasi elemento che possa rappresentare un pericolo per le personee”.
Per quanto riguarda le condizioni climatiche che in genere incidono sull’andamento della stagione è prevista la prosecuzione del fenomeno di El Niño con effetto inibitorio sulla stagione degli uragani. Di contro ci si aspetta un aumento delle temperature superficiali dell’Oceano Atlantico e del Mar dei Caraibi tropicale, oltre a un aumento dei monsoni sull’Africa occidentale. Questi sono elementi che favoriscono una maggiore attività ciclonica.
“I nuovi dati satellitari e altri miglioramenti apportati ai prodotti e ai servizi di NOAA consentono una maggiore preparazione agli eventi meteorologici di un certo tipo, fornendo in tal modo al pubblico e ai responsabili delle decisioni le informazioni necessarie per agire prima, durante e dopo un evento estremo come l’uragano “, ha dichiarato Neil Jacobs, del NOAA.