MALTEMPO SCATENATO Non si è fatta certo attendere la reazione assai energica del Mediterraneo Centrale di fronte alla penetrazione di una saccatura nord-europea alimentata da una colata d’aria fredda d’estrazione artica: una profonda figura di bassa pressione ha così preso vita sul Mar Ligure, supportata da un nucleo freddo (nocciolo depressionario in quota) posto in vicinanza poco ad ovest, in corrispondenza del Golfo del Leone.
Un tappeto perturbato consistente ha così efficacemente abbracciato il Nord e parte delle regioni centrali, ma un’ulteriore complicanza si è avuta per effetto del richiamo d’aria sub-tropicale, entro la quale si è inserita un’area ciclonica secondaria, responsabile di violenti temporali sulle estreme regioni meridionali, che ora si sono portati verso le zone balcaniche e resistono solo sul Salento. La fenomenologia si è quindi parzialmente placati al Sud, ma non sono mancati problemi soprattutto sul salernitano per l’esondazione del fiume Bussento.
Nel frattempo un braccio anticiclonico si va espandendo dalla Penisola Iberica alla Francia ed all’ovest della Germania, nell’ambito di una dinamica che va a strozzare la saccatura penetrata sul Mediterraneo, isolandola dal flusso principale ed interrompendo così l’alimentazione artica in discesa dal Mar di Norvegia, costretta a deviare su altri lidi.
La corrente umida sud/occidentale richiamata dalla depressione ligure ha altresì innescato violente precipitazioni sulla Toscana, con apporti davvero notevoli sulle province più settentrionali, con particolare riferimento alla Lucchesia, al Pistoiese e alla provincia di Massa e Carrara. In diverse località si sono avuti accumuli pluviometrici giornalieri a 3 cifre. Sulle regioni del Nord Italia, più che la pioggia si è fatta notare la neve, caduta generosamente sulle Alpi tanto da portare accumuli ben sopra le attese: qualche sconfinamento in alta collina nelle ultime ore si è verificato soprattutto sulle Alpi Friulane (coinvolta la zona di Tarvisio), in concomitanza dell’ingresso sempre più deciso dell’aria fredda che però preannuncia un parziale miglioramento sempre più vicino.