Partiamo dal più imponente: la Depressione d’Islanda. E’ sicuramente la più profonda ed è possibile identificare facilmente l’ampio arco nuvoloso adagiato in Atlantico. Ieri, lo rammenterete, una prima perturbazione stava per irrompere sull’Europa occidentale e vi dicemmo che nonostante le difficoltà nel valicare il muro anticiclonico, sarebbe riuscita a isolare un piccolo vortice ciclonico.
Ed eccolo puntare la Francia dal Golfo di Biscaglia. Procede un po’ a rilento, è vero, ma in appena 24 ore percorrerà la distanza che lo separa dal Mediterraneo. Confermiamo, quindi, un severo peggioramento delle condizioni meteo. La terza zona ciclonica, di ben altra natura, è collocata sui Balcani. Qui, lo sappiamo, è affluita aria fredda artica e i venti settentrionali affluiscono su di noi causando un abbassamento delle temperature. Vi sono anche dei parziali annuvolamenti lungo le Adriatiche e al Sud, associate a occasionali piovaschi.
A chiudere il cerchio dell’analisi barica troviamo il muro anticiclonico: dalla Spagna alla Scandinavia, passando per l’Europa occidentale e la Mitteleuropa. L’anello di congiunzione, debole, è proprio in Francia ed è là che si farà strada il piccolo vortice ciclonico oceanico.