Siamo nell’imminenza del primo sciame meteorico degno di nota e ci accompagnerà per qualche giorno in queste notti d’aprile, comprese dal 21 al 25 e con picco proprio nella notte del 22. Al momento del picco, in genere si possono avere fino a 20 meteore all’ora, ma in alcuni anni anche fino a un centinaio.
Per godere della visione bisognerà osservare verso nord/est, dove sarà più facile vedere le tracce lasciate dalle meteore ed esattamente tra la costellazione di Ercole e quella della Lira (da questa deriva il nome delle Liridi), non difficile da individuare perché si trova Vega, una delle stelle più brillanti del cielo d’aprile.
La Luna tra l’altro non disturberà più di tanto lo spettacolo in cielo con eccessiva luminosità, perché risulterà essere al primo quarto e tramonterà nella fase centrale della notte, durane il momento del picco delle meteore.
Le Liridi derivano dal passaggio della cometa C/1861 Thatcher, che torna a farci visita ogni 415 anni. Si narra che nel 687 a.C. lo sciame meteorico fu così intenso da far vedere le stelle cadere come fossero gocce di pioggia. Ed anche nel 1803 si toccarono fino a 700 meteore in un’ora.