Sul sito ufficiale del Meteosat (www.eumetsat.int/Home/index.htm) è scaricabile gratuitamente un filmato in formato .avi in cui si può osservare l’imponente attività del Föhn, nella giornata di giovedì 18 Ottobre, sui cieli della Valle del Po.
E’ un’ottima occasione per gli amanti di questo evento meteorologico per una esteso e dettagliato studio dall’alto del fenomeno.
Affinché si verifichi questo avvenimento, lo scenario deve prevedere intense correnti nord-occidentali in cui le perturbazioni, incontrando la catena alpina, scaricano il loro carico di precipitazioni sfaldandosi gradualmente per poi riorganizzarsi in vista delle regioni centro meridionali. Lo scenario che si ha è dunque caratterizzato da condizioni perturbate sulla Francia, sole, vento e temperature elevate sulle versante italiano delle Alpi e sulla Pianura Padana, e tempo instabile al centro sud con temperature basse.
Quindi questo vento nasce quando una corrente è costretta a superare una catena montuosa. Quando l’aria supera la cresta scende verso sul versante opposto (lato sottovento) e si scalda per effetto della compressione adiabatica (secondo il gradiente adiabatico secco, cioè di circa 10°C), diventando calda e secca e causando giornate soleggiate.
Precisamente, il riscaldamento in gradi rispetto alla temperatura di partenza è dato da:
(quota (in migliaia di metri) della base delle nubi nel lato sopravento – quota della cresta) x 5.
Esempio: se l’aria parte dalla pianura a 5°, salendo a 1000m si condensa (a -5°) a 3000m supera la cresta (a -15°) e raggiunge la pianura al livello del mare dall’altro lato a 15° (2 mila metri per 5 gradi + 5° di partenza). Inoltre a corollario di tutto ciò a causa della rapidità con cui il vento raggiunge la pianura, spesso si verifica anche un aumento di pressione che aumenta ulteriormente la temperatura.
Il nome “Föhn” si riferisce in realtà solamente al vento caldo e secco discendente. Dal versante sopravento si ha lo Stau, un vento umido ascendente che porta pioggia, neve e nubi.
Questo vento, noto in Italia sia come Favonio che come Föhn, derivando il suo nome dal latino favonius, vento di ponente per i Romani, si verifica anche in altre parti del mondo prendendo nomi diversi a seconda della diversa area geografica di influenza. In Argentina è noto come zonda, chinook nelle Montagne Rocciose, vento del diavolo nell’area della baia di San Francisco, venti di Santa Ana nella California del Sud, sharav o hamsin in Israele, hamsin in Arabia, Nor’wester a Christchurch, Nuova Zelanda e nelle pianure di Canterbury e halny nei Carpazi.