Come annunciato dagli esperti, negli ultimi giorni il caldo si è impossessato dell’Italia, in particolar modo di quella meridionale portando i termometri molto in alto e facendo cadere qualche record cinquantennale di caldo per il mese di giugno, in alcune stazioni dell’Enav e dell’AM.
Le previsioni parlano di un ulteriore incremento del caldo a partire da oggi e fino alla serata di martedì che potrebbe portare i termometri a valori ancora più elevati e far rilevare picchi più eclatanti.
L’aria calda che ci sta interessando è generata da una risalita dell’anticiclone subtropicale africano che, in seguito ad un affondo fresco atlantico nei pressi dell’Iberia, con perno della circolazione sulla Gran Bretagna, ha dato origine a questa poderosa avvezione di calore.
L’aria subtropicale africana ha la caratteristica d’essere particolarmente secca e capace quindi di portare i termometri rapidamente verso l’alto, in particolar modo sulle zone lontano dal mare.
Già perché proprio il mare, con la sua temperatura più fresca rispetto a quella della massa d’aria africana, ha fatto sì che lungo le coste del centro e del sud Italia, l’aria risultasse più umida dando luogo a condizioni più afose.
Ma, nonostante questo, anche alcune località di mare sono riuscite a raggiungere picchi interessanti o per microclimi locali (vedi Catania-Sigonella, che ieri ha avuto vento di libeccio che attraversando tutta la Sicilia e scavalcando i monti delle zone interne si è seccata ulteriormente portando il termometro fino a +43.4°) o perché la velocità dell’avvezione non aveva permesso all’aria di umidificarsi.
La regione più colpita dal caldo è la Sicilia dove nelle zone interne si viaggia sui 40 gradi di temperatura massima già da qualche giorno.
Ed ecco, di seguito, i record rilevati per il mese di giugno nelle stazioni AM-ENAV alla data di ieri 23-06-07:
Civitavecchia +33,2°C (record precedente +30,6°)
Enna +37,2° (record precedente +35,6°)
Prizzi +37,0° (eguagliato il record assoluto)
Catania-Sigonella +43,4° (record precedente +42,8°)
Questi, invece, altri valori molto elevati registrati da altre stazioni dell’AM-ENAV, tra cui spiccano anche alcune stazioni del Nord, che pur doveva restare ai margini del gran caldo:
Amendola +39,6°
Campobasso +34,2° (record +35,0°)
Capo Mele +31,6° (record +32,0°)
Catania-Fontanarossa +40,9°
Ferrara +35,8°
Guidonia +36,2°
Lecce +39,6°
Messina +39,0° (record +40,1°)
Palermo-Boccadifalco +39,6°
Reggio Calabria +38,1°
Roma-Fiumicino +34,2° (record +34,6°)
Trapani +38,2°
Treviso-Istrana +34,6°
Verona-Villafranca +34,4°
Ed ancora, alcune massime del SIAS (il Servizio agrometeorologico siciliano) e alcuni dati dell’ente idrografico siciliano rilevati in questi giorni. Da notare il valore della stazione di Paternò (CT) e quello della stazione di Catenanuova (EN) che si avvicinano pericolosamente al record di caldo italiano ufficiale di +48,5° registrato il 10 agosto 1999 sempre a Catenanuova:
Paternò (CT) +45,2°
Catenanuova (EN) +44,0°
Libertinia (CT) +43,8°
Francofonte (SR) +43,7°
Lentini (SR) +43,5°
Mineo (CT) +42,7°
Caltanissetta +42,5°
Questo speciale non può che chiudersi con l’invito a tutti gli abitanti del sud che soffrono temperature così elevate a limitare le attività fisiche nei prossimi due giorni quando il caldo dovrebbe accentuare la sua morsa: caldo che dovrebbe risultare secco e rovente lungo i versanti Adriatici e Ionici, più umido e afoso su quelli Tirrenici (salvo locali bolle d’aria più secca).