L’evoluzione per la giornata di domani si conferma di notevolissima dinamicità con un minimo barico che dal Mare di Sardegna si porterà in direzione del medio-alto versante adriatico nel giro d’appena 18-24 ore. Tutte le regioni saranno più o meno interessate da importante fenomenologia e da venti violenti in rotazione attorno al minimo pressorio al suolo. Vale la pena di dividere l’evoluzione giornaliera in due tronconi, per capire meglio il movimento e la distribuzione dei fenomeni precipitativi. Come si potrà notare, i fenomeni più consistenti si avranno inizialmente su parte del Nord Italia e sull’Alta Toscana, per poi colpire con maggiore decisione il Sud (fronte temporalesco dallo Ionio) ed il Triveneto.
Capitolo Neve Secondo le ultime proiezioni modellistiche, sembra che i venti miti sciroccali riusciranno a scalfire con maggiore facilità il cuscinetto freddo padano. Sostanzialmente vi è l’elevato rischio che la neve si tramuti molto velocemente in pioggia già nel corso del mattino o del primo pomeriggio anche in grandi città come Torino o Milano. Tuttavia, laddove le nevicate riusciranno a tenere, si avranno consistenti accumuli, in quanto la portata dei fenomeni è stata decisamente rinvigorita.
La mappa in basso mostra le precipitazioni nevose attese per l’intero arco della giornata di domani. Rispetto alle precedenti indicazioni modellistiche le probabilità di accumuli nevosi appaiono molto più limitate, specie su Ovest Emilia e Bassa Lombardia. La regione più colpita sarà il Piemonte, compreso l’entroterra ligure. Nell’ambito dello stesso Piemonte, vi saranno delle importanti differenze nell’ambito delle varie zone, con accumuli nevosi più importanti sull’altopiano del cuneese e su astigiano e probabilmente alessandrino.
Capitolo Vento Nel corso della giornata di domani, si confermano le furiose correnti sciroccali che investiranno prima le coste orientali della Sardegna e della Corsica, poi il Tirreno ed a seguire l’Adriatico e lo Ionio. Tutti i bacini saranno investiti da correnti fino a Burrasca, mentre sul Mar Ligure occidentale scenderanno forti correnti di Tramontana direttamente dalle principali valli liguri, con notevole veemenza. La risalita dello scirocco lungo l’Adriatico favorirà il fenomeno dell’acqua alta sulla Laguna Veneta: di notevole rilievo il picco di marea molto sostenuta di 110 centimetri previsto in tarda serata, momento nel quale il fattore astronomico non inciderà in maniera decisa, altrimenti vi erano le condizioni per avere un livello di marea eccezionale.