Sarebbero milioni i frammenti di sonde e detriti di satelliti che stanno orbitando continuamente attorno alla Terra: basti pensare che di questi circa 500.000 hanno dimensioni confrontabili o appena superiori ad una biglia, mentre 20.000 sono più grandi di un’arancia. Inutile dire che si tratta di immondizia cosmica artificiale lasciata da noi e dalle nostre missioni che prima o poi cadrà nell’atmosfera terrestre, bruciandosi attraversandola e quindi in genere non rappresentando un pericolo serio per la nostra incolumità.
Uno di questi oggetti è attualmente monitorato con attenzione dagli scienzati dal Catalina Sky Survey (CSS), progetto mirato alla ricerca di comete e asteroidi che hanno probabilità d’impatto sul nostro Pianeta. Denominato “WT190F, questo detrito spaziale di diametro tra 1 e 2 metri, dovrebbe precipitare sulla Terra il 13 novembre sopra l’Oceano Indiano, vicino allo Sri Lanka. L’oggetto dovrebbe completamente bruciare in atmosfera, pur essendovi qualche minima probabilità che i frammenti possano arrivare fino al suolo.