Ricordate quel che accadde in Spagna nel mese di settembre? Anche all’epoca un ciclone mediterraneo incalzò i settori sudorientali con piogge torrenzionali e secolari. Il risultato fu devastante: interi centri abitati letteralmente inghiottiti dall’acqua, danni economici tuttora in fase di valutazione e purtroppo varie vittime.
Ci risiamo. Seppur non con l’intensità di quei giorni la depressione formatasi tra la Penisola Iberica e il nord Africa sta causando forti nubifragi nel sudest del territorio spagnolo.
Una depressione secondaria che si è staccata dalla circolazione d’aria fredda polare ed è piombata in zone dove ben più miti e cariche d’umidità. Consideriamo che anche le acque superficiali del Mediterraneo – specie nei settori meridionali – permangono relativamente miti e quindi in grado di cedere energia termica in atmosfera.
Un mix, quello tra l’aria fredda in quota e quella mite carica di umidità che ha innescato un ulteriore approfondimento della struttura ciclonica.
Durante la notte di lunedì su martedì si sono verificate precipitazioni particolarmente abbondanti. Le rilevazioni ufficiali di martedì mattina documentavano accumuli superiori a 100 mm nelle città di Los Alcazares e San Javier. Circa 100 persone sono state evacuate a Los Alcazares e un centro sanitario locale è stato chiuso. Le foto pubblicate sui social media mostrano strade trasformate in torrenti e impraticabili.
Secondo l’Agenzia meteorologica spagnola (AEMET) il maltempo dovrebbe proseguire, sempre sui settori sudorientali e in modo particolare lungo le coste, anche nel corso della giornata di oggi. Le autorità locali hanno invitato la popolazione ad evitare gli spostamenti in auto laddove vige l’allerta rossa.
Il maltempo, tra l’altro, si sta spostando in direzione della Sardegna dove a partire dal pomeriggio potrebbero verificarsi fenomeni localmente violenti.