Se dovessimo limitarci ad osservare le condizioni meteo relative al Mediterraneo centrale, non potremmo di certo renderci conto che in alcune aree del continente l’autunno mostra i muscoli. All’osservatore attento, ma persino ai più distratti, non sfuggirà certo il particolare che si andrebbe a cogliere osservando l’immagine satellitare del primo mattino. Ossia la presenza di un possente campo di alta pressione che dal nord Africa si estende in direzione della Penisola Scandinava, ove notiamo un altro nucleo stabilizzante, stavolta di matrice continentale, che in un solo abbraccio si spinge verso l’Europa centrale e l’arco alpino.
Sole, sole, ed ancora sole. Sarà questo il tema dominante della giornata odierna, oltre ad un nuovo incremento del caldo sui bacini occidentali. Già, proprio così. Le temperature riprenderanno ad aumentare dalla Sardegna e stavolta la risalita, progressivamente, andrà ad interessare anche le regioni settentrionali. Un caldo che per settembre può certo essere considerato eccezionale, se rammentiamo che diversi record termici mensili sono caduti come birilli. L’altro ieri la stazione di Amendola, Foggia, evidenziava una massima di 42.6.
Perturbazioni oceaniche che si gettano lungo l’asse franco-iberico, sprofondando sul nord Africa, occidentale, ed enfatizzando quel richiamo di aria calda che colpisce il Mediterraneo centro orientale. Il caldo non è stato soltanto un discorso italico, ha raggiunto persino i Balcani, ove i valori termici hanno fatto sì che piovessero record uno appresso all’altro. Citiamo il più importante: Belgrado, 37.6 contro i 35.1 precedenti.
Sappiamo inoltre che se per un’area ove il caldo la fa da padrone, altre patiscono condizioni atmosferiche diametralmente opposte. Da qualche parte in giro per l’Europa piogge, vento e freddo rammentano che l’autunno è già iniziato. Non dal punto di vista astronomico, bensì da quello meteorologico. Ne sono un esempio le forti piogge che seguitano ad interessare le isole britanniche, tanto da arrecare persino alluvioni, oppure i furiosi temporali che hanno imperversato per diversi giorni sull’Europa centrale e lungo le regioni alpine. Sintomi di un cambio che avanza, ma che avrà necessità di altro tempo per poter maturare.
Giungiamo così alla previsione odierna, intuibile quanto vi sia poco da dire, se non che il sole splenderà pressoché indisturbato da nord a sud. Ribadiamo il concetto di alta pressione in espansione verso nord, direzione Europa centrale laddove si propone una figura stabilizzante formatasi sulla Scandinavia. Disposizione lungo i meridiani, tale da favorire l’avvento di deboli correnti settentrionali lungo le regioni del basso Adriatico e ioniche. Refrigerio, non certo imponente, tuttavia avremo un calo delle temperature a dispetto del nuovo aumento che dalla Sardegna si propagherà verso nord.
Qui, infatti, le correnti proverranno nuovamente dai quadranti meridionali, tenendo con sé il carico di caldo ed umido, uno proveniente dal Sahara, l’altro frutto del Mar Mediterraneo. Nubi che non avranno alcun peso giornaliero, al più, specie tra il tardo pomeriggio e la sera, potrebbero esservi delle velature in rotta sulle isole maggiori, mentre sporadici addensamenti cumuliformi si presenterebbero su aree alpine e prealpine. Ma non sono attese precipitazioni. Altra giornata d’estate, altra giornata di una stagione che sembra non voler abdicare. Ma che ben presto mostrerà segni di vecchiaia incipiente.