Non saranno le tanto agognate perturbazioni Atlantiche, tuttavia di questi tempi l’arrivo delle piogge rappresenta una grossa conquista. Indipendentemente dal tipo di circolazione dominante. I Modelli di Previsione, dopo averci indicato la via, concordano nel disegnare un peggioramento durante la settimana Pasquale.
Altri anni avremmo sperato nel sole e nel bel tempo, in modo tale da poter organizzare la Pasquetta a nostro piacimento. Quest’anno no, non si può scegliere. La tremenda siccità che vivono numerose regioni necessita di una cura immediata e dovesse piovere durante le festività, pazienza.
Ma cos’è che sta cambiando? Se per caso vi siete imbattuti nel Buongiorno Italia – il nostro articolo d’apertura – avrete notato il consolidamento di una circolazione fredda e perturbata sull’Europa centro orientale. Non solo. L’imponente Anticiclone si sta spostando in Atlantico e le nubi cominciano ad affluire verso le regioni Alpine. Nei prossimi giorni, pur permanendo condizioni di bel tempo, assisteremo a qualche episodio instabile lungo la dorsale appenninica e sporadiche precipitazioni sulle creste alpine. Nelle alte valli, sempre sulle Alpi, andrà rafforzandosi il foehn e sarà il sintomo del profondo cambiamento in atto più a nord.
Il suddetto è lo scenario che terrà compagnia sino alla giornata di sabato. Altre 48 ore caratterizzate dal sole prevalente e da temperature costantemente al di sopra della norma. Va detto che gli spifferi d’aria umida in inserimento da ovest – responsabili peraltro dell’instabilità diurna indicata per l’Appennino – potranno agevolare un lieve calo termico nelle regioni Centro Meridionali. Al Nord, invece, complice il foehn è probabile si possa assistere ad un ulteriore leggero rialzo. In particolare nelle valli alpine.
Il cambiamento inizierà a manifestarsi domenica. Aria piuttosto fresca da est affluirà al Centro Nord e sarà responsabile di un netto ridimensionamento termico. Il clima diverrà più consono al periodo e la nuvolosità registrerà un incremento su diverse regioni con possibilità di acquazzoni pomeridiani o tardo pomeridiani su zone alpine, prealpine e appenniniche centro settentrionali. Sul Triveneto e in Emilia Romagna potrebbero propagarsi lungo la fascia pedemontana e più occasionalmente in pianura.
Nel contempo velature di un certo spesso raggiungeranno le Isole Maggiori, provocate dall’afflusso d’aria umida e instabile da ovest. Nubi che lunedì si propagheranno alle restanti regioni – sospinte da venti in rotazione dai quadranti meridionali – e che sul Nordovest e in Sardegna diverranno minacciose provocando le prime deboli precipitazioni.
Martedì, infine, potrebbe giungere una perturbazione con conseguente peggioramento delle condizioni meteorologiche su gran parte del Centro Nord. Avremo modo di tornare sull’evoluzione, che è bene dirlo potrebbe subire ulteriori modifiche coi prossimi aggiornamenti.