L’anticiclone delle Azzorre prova a fare sul serio ed abbraccia tutta l’Europa Occidentale, ma marginalmente anche le nazioni centrali del Continente e persino le zone meridionali scandinave. Solamente le Isole Britanniche da infiltrazioni umide oceaniche, lungo le quali scorrono ammassi nuvolosi che tuttavia trovano la strada perturbata per penetrare più ad est. Un tappeto di nubi piuttosto significative coinvolge invece le zone orientali europee, soprattutto le zone balcaniche a causa dell’insistita azione di un vortice perturbato, il cui perno si trova collocato sulle coste occidentali del Mar Nero: le intense precipitazioni in Romania, oltre a creare allagamenti notevoli, hanno causato anche una vittima in una località del nord-ovest del territorio.
Laddove l’anticiclone si presenta più coriaceo, le temperature sono ulteriormente cresciute raggiungendo livelli tipicamente estive. Le zone meridionali della Spagna restano le più calde, a causa della risalita d’aria dalle latitudini nord-africane, con punte di 35 gradi a Caceres, nell’Estremadura, ma anche a Cordova ed a Siviglia. Sul resto d’Europa temperature ancora sotto la media del periodo: sulle aree pianeggianti della Germania, grazie al cielo sereno, le temperature minime della scorsa notte sono scese fino a 5 gradi, mentre ai 2962 metri dello Zugspitze si sono toccati i -6°C.
L’affermazione anticiclonica sull’Italia è ancora parziale: lo scorrimento di correnti fresche, legate alla circolazione ciclonica sui Balcani, favoriscono lo sviluppo di una vivace cumulogenesi al Centro-Sud e sull’Appennino Settentrionale. Tuttavia, non si tratta di nubi coadiuvate da indici d’instabilità atmosferica particolarmente elevati e quindi non si segnalano situazioni temporalesche o piovose degne di nota. Questa nuvolosità non si limita tuttavia solo alle zone interne, ma sconfina con una certa facilità anche verso parte dei litorali tirrenici, sospinta dal flusso portante settentrionale in quota.