Il passaggio del ciclone Sidr nel Bangla Desh è stato, come si temeva, devastante, con almeno 1100 morti e migliaia di dispersi. Oltre un milione sono gli sfollati. La tempesta ha raggiunto le coste meridionali del paese giovedì sera, ora locale, con venti fino a 240 km/h, una devastante “storm surge” (onde alte fino a quasi 15 metri) e piogge torrenziali. Le aree più colpite sono quelle costiere di Patuakhali, Barguba e Jhalakathi, dove il 70% delle case risultano distrutte. Quasi il 70% del paese è rimasto senza elettricità a causa della tempesta e le autorità ora sperano di riuscire a ristabilire l’erogazione per il 60%durante il weekend.
Raggiunta la terraferma, la terribile tempesta ha rapidamente perso forza e alle 0 GMT di venerdì Sidr era già declassata a “tropical storm”, con venti sostenuti a 110 km/h, centrata a25,0°N 91,9°N, nel nordest del paese. A Dacca, la capitale, 88 mm di pioggia tra le 6 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, a Jessore 69. Più a sud, 66 mm a Chittagong e 58 a Cox’s Bazar tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì.
Il ciclone Guba si è rinforzato venerdì, continuando a muoversi con traiettoria irregolare sul Mar dei Coralli, tra lo stato australiano del Queensland e la Papua-Nuova Guinea. Venerdì alle 12 GMT Guba, accompagnato da venti sostenuti a oltre 135 km/h (categoria 1), era centrato a 11,5°S 146,9°E, circa 155 miglia a sud-sudovest di Port Moresby, in Nuova Guinea. Guba è previsto in ulteriore rinforzo, attingendo la categoria 2, con vento sostenuto fino a 165 km/h, già entro le 12 GMT di sabato, quando la tempesta dovrebbe essere centrata a 12,2°S 147,0°E. Domenica il ciclone dovrebbe continuare a spostarsi lentamente verso sud, con velocità del vento stazionaria. Ancora da valutare la possibilità che Guba raggiunga la Penisola di Cape York, nel Queensland settentrionale, nei primi giorni della prossima settimana.
Un altro ciclone tropicale, Lee, si trova in mare aperto sull’Oceano Indiano meridionale. Venerdì alle 6 GMT Lee era centrato a 11,9°S 88,3°E, circa 600 miglia a ovest delle remote isole Cocos, appartenenti all’Australia, con vento sostenuto fino a 120 km/h (categoria 1). La tempesta rimarrà in mare aperto almeno fino a domenica, spostandosi verso ovest-sudovest e mantenendo invariata la sua forza.