Nei primi sette mesi del 2005 la Pianura Padana ha sofferto la siccità, il che ha comportato problemi per l’approvvigionamento idrico dei coltivi. Problemi che, a detta di Fulvio Bollini, dirigente del settore tecnico gestionale dell’Associazione irrigazione est Sesia, sono stati esasperati da una politica di scarsi rilasci da parte dei gestori degli impianti idroelettrici valdostani, fatto questo che ha ridotto la portata della Dora Baltea, con conseguente dondolamento (com’è chiamato in gergo tecnico) del Canale Cavour dove, nei fine settimana, si sono registrati deficit anche di 40 mc/s.
È comunque indubbio che la causa primaria sia derivata dalla scarsità di pioggia. Il quadro dei rilevamenti dell’Osservatorio geofisico di Torrion Quartara, a Novara, non lascia dubbi:
Gen. 5,0 mm
Feb. 1,4 mm
Mar. 29,8 mm
Apr. 80,8 mm
Mag. 18,6 mm
Giu. 20,8 mm
Lug. 69,8 mm
Il totale di 226,2 mm, secondo i calcoli proposti dal responsabile dell’osservatorio, Giuseppe De Antoni, ha prodotto un deficit di 452 millimetri, essendo il totale dell’evotraspirazione potenziale di 678 mm. I temporali di agosto hanno provveduto a ridurre tale deficit, ma per il riequilibrio servirebbero piogge prolungate e continue nel corso del prossimo autunno.
Per quanto attiene la statistica, ecco l’andamento del periodo gennaio – luglio nell’ultimo triennio a Novara accompagnato (tra parentesi) dalla media termica dei sette mesi:
2003 249,2 mm (14,53 °C)
2004 424,6 mm (13,16 °C)
2005 226,2 mm (13,76 °C)
Come si può notare, anche se drammatica, la siccità del 2005 non è ancora paragonabile a quella del 2003 quando, con un totale di poco maggiore, si registrarono 0,77 °C in più.