E’ Habardino quest’anno a raggiungere per prima la soglia dei -40°C in Siberia all’alba del 6 novembre.
Durante il mese di ottobre le temperature nella zona centro-settentrionale dell’immenso continente asiatico scendono in modo molto rapido, il breve autunno siberiano si trasforma velocemente in crudissimo inverno. Nella seconda metà del mese di ottobre si comincia a scendere piuttosto frequentemente sotto i -30°C e prima della fine del mese si possono raggiungere i -40°C. E’ accaduto l’anno scorso, quando la soglia venne superata proprio il 31 ottobre da Deputatskij.
Non è accaduto quest’anno. A fine ottobre infatti la temperatura si era fermata a -39,8°C, raggiunti a Delyankir il giorno 27. Sempre di Habardino sono i primi -35°C, toccati il 22 ottobre. Pochi giorni prima, il 19, Iema e Batagaj-Alyta avevano raggiunto i primi -30°C dell’anno, scendendo poi rispettivamente fino a -31,5°C e -31,4°C.
Come già anticipato, rispetto all’anno scorso il grande gelo è un po’ in ritardo. Nel 2014 infatti già il 2 novembre si scese sotto la soglia dei -45°C ad Agayakan; e con molto anticipo rispetto alla norma, il 14 novembre a Verhojansk si superarono anche i -50°C. Tutto quel freddo nella prima parte di novembre non fu però propredeutico a un inverno particolarmente freddo, anzi mai venne superata in Siberia la soglia dei -60°C, cosa che avvenne invece sul Plateau Groenlandese nel mese di febbraio.
Tornando a quest’anno, rimanendo in Russia ma spostandoci agli estremi confini nord-orientali dell’Europa, dove gli Urali sfumano nel Mar Glaciale Artico, il record di freddo della nuova stagione fredda appartiene a Hoseda-Hard, che il giorno 20 ottobre ha raggiunto un ragguardevole -28°C. In seguito però la temperatura non è più scesa sotto i -20°C.