L’elemento saliente a breve termine.
Non vi sarebbe null’altro da aggiungere, visti gli svariati approfondimenti che da giorni compaiono sul MTG. Ma è bene rammentare che l’ondata di forte maltempo è ai nastri di partenza, i primi fenomeni, violenti, raggiungono il nord. Viaggiano rapidi verso il centro, tra domani e dopo colpiranno l’intera penisola. E farà fresco, la sensazione, viste le temperature attuali, sarà persino di freddo. Ed un pò lo farà in montagna, tanto che compariranno le prime nevicate.
L’elemento saliente a medio termine.
Un peggioramento che potrebbe rivelarsi come una breccia destinata a perdurare. Europa centro occidentale ed orientale preda di numerose aree cicloniche, ad est alimentate da correnti artiche, ad ovest dall’aria oceanica. E sembra profilarsi un nuovo, intenso, peggioramento all’inizio dell’ultima decade, quasi a voler segnare quella famosa “tempesta equinoziale” menzionata in altre occasioni. Resta da stabile, in tal senso sussistono ancora delle incertezze, se a dominare sia la componente settentrionale oppure quella mite occidentale. GFS, modello americano, propende per la seconda; ECMWF, l’Europeo, per la prima.
L’elemento saliente a lungo termine.
Ultima settimana mensile che andrebbe a confermare il trend autunnale suddetto, complice la persistenza di ampio scenario ciclonico su gran parte del territorio europeo.
Il trend a lungo termine:
Tuttavia si potrebbe registrare un minor vigore settentrionale, inteso come scambi di calore nord-sud, a favore di una circolazione umida ma piovosa.
Elementi di incertezza:
Rispetto all’editoriale di metà settimana, pochi gli elementi innovativi concernenti la disposizione barica sullo scacchiere continentale.
Dovremo seguire con attenzione il ponte anticiclonico in formazione tra il nucleo di alta pressione scandinava e l’azzorriano. Se il modello europeo ne guida una certa persistenza, quello americano lo indica in rottura ad opera delle perturbazioni oceaniche.
Fattori di normalità climatica:
L’osservazione del diagramma termico-barico relativo alle diverse località peninsulari evidenzia, nel breve termine, il brusco calo termico e i picchi precipitativi diffusi.
Ma ancora più evidente è l’intenso maltempo che potrebbe manifestarsi attorno al 20 settembre, seppure in uno scenario termico di prevalente normalità stagionale.
Focus: evoluzione sino al 25 settembre 2008
Suddividere il periodo evolutivo in due fasi previsionali è forse superfluo, tuttavia partiamo col week end, ripetutamente definito “perturbato”. Ebbene sì, avremo forte maltempo su tutte le regioni, potranno esservi fenomeni piuttosto violenti, temporaleschi o grandinigeni, non si escludono improvvisi colpi di vento. Propagazione piovosa da nord verso sud, aria fredda in arrivo e temperature in picchiata. Poi, temporaneo miglioramento tra martedì e mercoledì.
Temporaneo, perché potrebbe concretizzarsi una nuova fase di maltempo dai connotati prettamente autunnali. Una nuova perturbazione oceanica, più intensa della precedente, andrebbe a gettarsi nel Mediterraneo sfruttando la lacuna barica lasciata in dote dal peggioramento pregresso. Inoltre non è da escludere la possibilità che possa esservi altra alimentazione fredda per correnti nord orientali, associabili a nucleo freddo in permanenza sull’Europa orientale.
Evoluzione sino al 30 settembre 2008
Una ferita, la suddetta, che lascerebbe strascichi instabili sino alla fine del mese, anche se non è da escludere vi possano essere ulteriori passaggi perturbati.
In conclusione.
La conclusione settimanale, in termini editoriali, propone quindi scenari meteo decisamente autunnali. Piogge benefiche, purchè l’intensità non sia eccessiva e concentrata in archi temporali ristretti.