SALGONO LE TEMPERATURE SUI BACINI CIRCOSTANTI L’ITALIA Il prolungato periodo anticiclonico, che coinvolge da svariate settimane il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, sta avendo inevitabili riflessi anche sui valori termici superficiali del mare. Dopo il lungo periodo diffusamente sottomedia, figlio della grande ondata di gelo di febbraio, ora sui mari attorno all’Italia prevalgono quasi ovunque anomalie positive, seppur molto leggere per ora. In particolare sono il Tirreno, il Mar Ligure ed i bacini circostanti le due Isole Maggiori a mostrarsi leggermente più caldi della norma (scarti massimi che non vanno oltre un grado e mezzo), mentre l’eredità della fase rigida di febbraio si fa ancora sentire in Adriatico, specie sulla parte settentrionale più direttamente colpita dai gelidi venti di Bora, dove tra l’altro si sono anche avute importanti morie di pesci.
MEDITERRANEO ANCORA FREDDO A SUD E AD EST In questo frangente restano invece più fresche, sempre rispetto ai valori attesi nel periodo, gli specchi d’acqua a ridosso delle coste nord-africane e più in generale tutto il bacino orientale del Mediterraneo. In quest’area non si fa infatti sentire l’azione tenace dell’anticiclone come invece avviene da ovest e tra l’altro non sono mancate, di tanto in tanto, nuove avvezioni fredde nordiche. Nell’insieme totale, il Mediterraneo attualmente ha una temperatura media di +15.29°C pressoché in linea con quella normale (lo scarto complessivo rispetto alla media al momento è di appena +0.05°C, secondo le rilevazioni INGV). Negli ultimi 5 giorni siamo passati da un’anomalia di -0.06°C a +0.05°C: si è quindi interrotto definitivamente il periodo sottomedia.
MARE RISPONDE AL PERIODO CALDO IN CORSO Le vicende termiche del mare (ci riferiamo ai valori di temperatura che si misurano in superficie) seguono, pur con una certezza lentezza, le dinamiche meteo generali. Così, di fronte ad un predominio anticiclonico pressoché duraturo nelle ultime settimane, che non ha lasciato spazio alle perturbazioni, non poteva che esserci questo capovolgimento, che comunque non ha nessun significato nell’ambito dei prossimi mesi. Se la primavera assumerà una veste più tipica con vicende meteo alterne e venti intensi, la lenta salita delle temperature rispetto alla norma si arresterebbe facilmente.