Siamo alla vigilia di un nuovo cambio di circolazione a scala europea. Il lungo predominio delle correnti atlantiche lascerà presto il posto a una rimonta duratura dell’anticiclone azzorriano. Come sempre accade alle porte dei cambi di circolazione, gli eventi che daranno luogo al cambio di rotta potranno essere anche incisivi. Vedremo in particolare in questo articolo le conseguenze che la nuova configurazione porterà in Italia.
Innazitutto diciamo che il meridione d’Italia inizierà da Lunedì a essere interessato da una forte ondata di calore. Infatti le correnti occidentali in seno al flusso atlantico, complice la rottura del canale oceanico apportata da un redivivo anticiclone Azzorriano, si disporranno dai quadranti meridionali, seguendo un movimento ciclonico attorno a una zona di bassa pressione centrata sulla Spagna e dalle caratteristiche stazionarie.
Infatti sull’Europa si andrà a costituire un flusso meridiano che scambierà aria fredda dalle alte alla basse latitudini secondo un asse inclinato posizionato dalla Scandinavia fin verso la Spagna, alimentando così la depressione spagnola che di conseguenza pomperà aria calda sulle nostre regioni meridionali, sulle quali la conseguente curvatura anticiclonica delle correnti meridionali regalerà una domenica delle Palme probabilmente estiva… Configurazione abbastanza classica negli ultimi anni, basti pensare al 2 Novembre del 2004 caratterizzato da temperature tardo estive su tutto il sud.
Situazione differente per le nostre regioni settentrionali, dove si preannuncia un periodo umido e molto piovoso, soprattutto sulle regioni occidentali. Insomma vivremo questa settimana che ci separa dal periodo pasquale con notevoli differenze climatiche sulla Penisola, testimonianti il fatto che la primavera che stiamo vivendo è lungi dall’essere una stagione climatologicamente “normale” e visto il risveglio dell’anticiclone azzorriano e stante le anomalie climatiche fredde ancora insistenti sulla Russia, non è detto che a questo periodo caldo non segua qualche anomala situazione fredda.
Concludo l’articolo sottolineando la caratteristica persistenza degli scenari climatici quest’anno, persistenza che non depone favorevolmente verso un periodo climatico normale. Insommma navighiamo a vista verso un’estate ancora imperscrutabile.