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Si prosegue tra anticicloni ad Ovest e depressioni polari ad Est

di Stefano Zerauschek
09 Nov 2007 - 09:53
in Senza categoria
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Dalle GFS MTG a 500 hPa si può vedere la persistenza di un blocco anticiclonico che continuerà ad interessare tutta l'Europa Occidentale, mentre sull'Europa Centrale avremo un continuo flusso di correnti Settentrionali e su quella Orientale un regime depressionario. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Analisi a livello europeo

A 500 hPa un intenso anticiclone Subtropicale continua ad interessare tutta l’Europa Centro Occidentale con l’asse della Campana Anticiclonica che da Gibilterra va verso il Sud dell’Irlanda. Nel frattempo la Penisola Scandinava e l’Europa Orientale sono sotto il dominio delle depressioni polari. A grandi linee fino a giovedì questa situazione barica resterà tendenzialmente bloccata con un continuo sbarramento anticiclonico sull’Europa Occidentale e il dominio delle depressioni polari sull’Europa Orientale. Le uniche differenze saranno che i valori di geopotenziali molto bassi sull’Europa Orientale tenderanno ad aumentare, mentre l’anticiclone presente sull’Europa Occidentale subirà una lieve diminuzione dei geopotenziali e da Subtropicale continentale diventerà Subtropicale marittimo (il classico anticiclone delle Azzorre). Questa modifica, causerà anche un cambio dell’asse della campana anticiclonica che tenderà a prendere la direzione Oceano – Europa Centrale con una spinta, da giovedì, verso la Penisola Scandinava e il conseguente tentativo di una lingua fredda di interessare il Mediterraneo Centrale. Con questa configurazione barica avremo un continuo flusso di correnti Settentrionali su tutta l’Europa Centrale e a Nord delle Alpi avremo precipitazioni abbondanti ed accumuli nevosi che in alcune zone supereranno il metro e mezzo a 2000mslm. La quota neve scenderà fino verso i 1000mslm.

Al suolo si riprodurranno le dinamiche che abbiamo descritto in quota con un intenso anticiclone che, fino a venerdì continuerà a tenere sotto la sua ala protettrice l’Europa Centro Occidentale e con i massimi che tenderanno a spostarsi tra le zone a Sud Ovest dell’Irlanda e la Germania, mentre sull’Europa Centro Orientale avremo la presenza di una profonda depressione. Per questioni orografiche e la posizione delle figure bariche, a Nord delle Alpi le correnti settentrionali permetteranno la formazione del solito “naso”.

Analisi a livello Italiano

A 500 hPa fino a giovedì, per la presenza di geopotenziali più elevati ad Ovest della Penisola e più bassi ad Est avremo su tutta l’Italia un flusso più o meno secco di correnti Settentrionali associate ad una componente Occidentale più o meno accentuata. Questa componente Occidentale risulterà molto marcata ed umida sul Sud Italia a causa dei valori di geopotenziali più elevati sul Nord Africa.

A 850 hPa le temperature continueranno ad oscillare tra i +1 e i +4° su tutta l’Italia con punte superiori ai +5° tra Nord Ovest Italia e Sardegna e punte inferiori ai 0° sulla Dorsale Alpina, sul Mar Adriatico ed al Nord Est. Da mercoledì è probabile una diminuzione sul Nord Italia con le temperature che potrebbero portarsi sotto gli 0°.

Al suolo fino a giovedì persisterà la presenza di una pressione più elevata a Nord delle Alpi che causerà la persistenza di un minimo orografico tra Nord Ovest Italia e Mar Ligure. Questo permetterà una continua ventilazione Orientale, più o meno umida, su tutto il Nord Italia; solo tra oggi e domani lo scivolamento del minimo orografico verso Sud Est (che varrà subito soppiantato dalla formazione di un altro minimo) permetterà un flusso intenso settentrionale anche al suolo con venti di ricaduta molto forti sulla Lombardia e sulle zone pedemontane piemontesi. Sul resto della penisola le correnti tenderanno più che altro a provenire dai quadranti Settentrionali, anche se il passaggio di ondulazioni permetterà alle correnti di assumere temporaneamente una provenienza Occidentale seguite da una provenienza orientale.

Conseguente evoluzione

Sul Nord Ovest fino a mercoledì persisterà un tempo abbastanza bello. Avremo di disturbi tra oggi e lunedì sulle zone alpine di confine a causa di un debole sfondamento del muro del Föhn con delle conseguenti deboli nevicate (in particolare in Ossola, Sempione, Valtournanche, valli del Gran San Bernardo, Valdigne, Val Chiavenna, zona di Livigno). Solo tra oggi e domani avremo condizioni favoniche che interesseranno più che altro la Lombardia e parte del Piemonte. Tra mercoledì e giovedì è probabile il transito da Est verso Ovest di un fronte nuvoloso che risulterà più che altro sterile. La quota neve durante eventuali fenomeni tenderà a scendere fino ai 1300mslm. Le temperature tenderanno a restare più o meno stazionarie con le massime che probabilmente oscilleranno tra i +10 ed i +15°, solo da mercoledì potremo avere una diminuzione termica; valori maggiori probabilmente li registreremo sulla Liguria.

Sul Nord Est fino a mercoledì avremo un tempo abbastanza bello disturbato solo dai passaggi dei fronti oltralpe che potrebbero interessare marginalmente le Alpi Carniche e le Alpi Giulie provocando deboli nevicate, mentre sulle altre zone causeranno il passaggio di innocui banchi nuvolosi. Anche nella zona del Brennero potremo avere delle nevicate da sfondamento. Oggi, un richiamo umido orientale probabilmente provocherà un temporaneo peggioramento sulla Romagna con qualche piovasco. Da mercoledì avremo un peggioramento con un tempo piuttosto grigio associato a qualche precipitazione in particolare sulla Romagna. La quota neve durante eventuali fenomeni tenderà a scendere fino ai 1000mslm. Le temperature tenderanno restare stazionari con le massime che probabilmente oscilleranno per tutto il periodo tra i +10 e i +14°, da mercoledì è probabile una diminuzione termica.

Sul Versante Tirrenico fino a mercoledì avremo un tempo variabile con ampie schiarite alternate al passaggio di alcuni fronti nuvolosi che saranno in grado di provocare qualche rovescio o temporale nella giornata oggi e nella giornata di domenica, in particolare sul Settore Centro Meridionale. Sulla Sardegna avremo un tempo abbastanza bello disturbato da innocua nuvolosità lungo le zone montuose. Da mercoledì avremo un’instabilizzazione del tempo con annuvolamenti in grado di provocare rovesci e temporali sparsi localmente intensi. La quota neve durante eventuali fenomeni tenderà a scendere fino ai 1400mslm. Le temperature tenderanno a restare più o meno stazionarie con le massime che probabilmente oscilleranno attorno ai +17° con punte di +20° sulla Sardegna.

Sul Versante Adriatico tra oggi e domani avremo il passaggio di un fronte freddo che provocherà un peggioramento con precipitazioni che dalle Marche si trasferiranno rapidamente verso Sud Est. Dopo una pausa nella giornata di domenica, tra lunedì e martedì è probabile il transito di un nuovo fronte con gli stessi effetti di quello che transiterà tra oggi e domani. I fenomeni risulteranno localmente intensi sul settore Centrale e Meridionale. In seguito il tempo tenderà a restare instabile con un tempo piuttosto nuvoloso associato a rovesci sparsi. La quota neve durante eventuali fenomeni tenderà a scendere fino ai 1300mslm. Le temperature tenderanno ad avere aumenti alternati a diminuzioni con le massime che probabilmente oscilleranno per tutto il periodo attorno ai +15°.

Al Sud fino a giovedì avremo un tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare alcuni rovesci e temporali più probabili sui versanti tirrenici. Solo tra sabato e lunedì è probabile un temporaneo miglioramento con il dominio del sole su tutte le zone. La quota neve tenderà ad attestarsi attorno ai 1700mslm mentre le temperature tenderanno a restare più o meno stazionarie con le massime che probabilmente oscilleranno attorno ai +18° e con delle variazioni causate principalmente dai disturbi provocati dalla nuvolosità all’intensità della radiazione solare.

Qualche notizia per il Nord Ovest

Il tempo dei prossimi giorni continuerà ad essere adatto per effettuare le pratiche agricole tipiche del periodo. Per chi dovesse dirigersi sui territori d’oltralpe (esclusa la Francia) è fondamentale munirsi di catene da neve. Per quanto riguarda l’innevamento artificiale, si sconsiglia il suo utilizzo almeno fino a mercoledì prossimo sotto i 2500mslm.

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