Che i cambiamenti climatici siano degni d’estrema attenzione non ci piove. Che la crescita della popolazione sia un problema da non sottovalutare è risaputo. Ma perché quando si trattano questi argomenti, a livello scientifico, non si considera l’importanza che riveste la terra sotto i nostri piedi? Nel numero di gennaio-febbraio della rivista Soil Science Society of America Journal, un team di scienziati evidenzia come il suolo rappresenti un elemento essenziale della biosfera e l’importanza che potrebbe avere una pianificazione, organica e sostenibile, nell’uso delle risorse in esso presenti. Pianificazione che dovrebbe comprendere una completa ridefinizione e promozione della ricerca in materia, così da comunicare al pubblico profano la sua enorme importanza .
“L’articolo è un invito, rivolto in particolare agli scienziati del clima e dell’ambiente, ad impegnarsi meglio tra loro per una migliore preservazione del nostro pianeta”, sostiene lo scienziato del suolo Cesar Izaurralde del Joint Global Change Research Institute di College Park, nel Maryland. A tal proposito è significativa la recente collaborazione tra il Dipartimento del Energy’s Pacific Northwest National Laboratory di Richland, nello stato di Washington, e l’Università del Maryland. “Una migliore comprensione dei suoli è necessaria per aiutarci a capire per tempo i cambiamenti, molti dei quali avranno senz’altro delle ripercussioni per le generazioni future”.
Se ci pensate, quanti di voi hanno mai prestato attenzione alla terra che ci circonda. Il terreno fornisce la base per la produzione di cibo e fibre, ma supporta una varietà di piante, animale e la vita microbica. Regola i cicli dei nutrienti e lo scambio di gas con l’atmosfera. Ma forse, per noi gente comune, è più facile pensare al giardino di casa, alle passeggiate all’aria aperta o ad una gita in montagna.
C’è un però. I cambiamenti che si verificano sul nostro pianeta stanno interessando i servizi forniti dal suolo. Al di là che questi cambiamenti siano naturali o indotti dalle attività di una popolazione in costante aumento, vi è un urgente bisogno di ringiovanire i servizi essenziali forniti dal suolo. Dopo tutto, è storia, l’impoverimento del suolo ha accelerato il crollo di almeno una società, i greci, e nel secolo scorso ha contribuito al disagio economico nelle Grandi Pianure degli Stati Uniti.
Il team internazionale di ricercatori è un esempio di come gli studiosi del suolo e di altre discipline possono lavorare insieme per individuare strategie atte a preservare i suoli. Strategie che non solo recherebbero un enorme beneficio al pianeta, ma soprattutto alle persone che lo abitano e lo abiteranno in futuro, e a tutte le altre forme di vita che dipendono dalla gestione umana. Nel 2008 il Comitato della Scienza del Suolo americana pose alcune questioni urgenti da affrontare nei prossimi decenni e la ricerca, in questa direzione, potrebbe contribuire ad affrontarle nel migliore dei modi. Tra gli argomenti maggiormente dibattuti, gli scienziati individuarno otto aspetti critici: le richieste di cibo, d’acqua, di nutrienti ed energia, le sfide del cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il riciclo dei rifiuti biologici, e l’equa distribuzione delle risorse globali.
Ad esempio, l’alimentazione della popolazione in rapida crescita richiede un’attenuta pianificazione per la difesa del suolo e dell’ambiente. Una migliore gestione consentirebbe alla popolazione un utilizzo delle risorse d’acqua dolce – in forte diminuzione – più saggiamente.
Il sovrasfruttamento dei suoli sta conducendo, in molte zone del pianeta, alla perdita dei nutritivi. Sarà quindi importante preservare la fertilità del suolo, migliorando così i raccolti. Poi ci sono i cambiamenti climatici, che avranno conseguenze certe sulla produttività, la resistenza del terreno, dei suoli e sulla biodiversità.
Una migliore gestione nel riciclo dei rifiuti biologici aiuterebbe a risparmiare una parte significativa delle nostre risorse. Infine, il suolo deve essere considerata come la pelle del pianeta Terra e come tale quale risorsa globale da gestire localmente.
Gli autori dello studio identificano quattro strategie che gli scienziati del suolo dovrebbero adottare per far fronte a situazioni critiche. Esse comprendono la rifocalizzazione della ricerca sui problemi più urgenti, allargando la visione dal singolo suolo ad interi ecosistemi, o ancora incentivare giovani scienziati ad intraprendere una carriera nel settore. Poi si dovrebbe cercare di migliorare l’immagine della scienza del suolo, magari proponendo alla gente comune i successi ottenuti in passato e presentando le prospettive future.