Lunedì 5 novembre la località più fredda d’Europa è stata Kalevala, nella Carelia russa, dove il termometro è sceso fino a -16,5°C. In Russia settentrionale, segnaliamo anche: Padun -15,2°C, Lovozero -12,5°C, Murmansk -10,6°C. Molto basse le temperature anche in Finlandia: Salla -16,5°C, Pudasjarvi -12,7°C, Kajaani -12,6°C, Ivalo e Ahtari -11,3°C, Sodankyla -10,3°C, Tampere -10,1°C, Helsinki-Vantaa -9,5°C. Gelo anche in Estonia: Valke-Maarja -10,1°C, Turi -9,5°C, Valga -8,4°C, Voru -7,7°C, Tartu -6,9°C.
Intenso il freddo anche sui rilievi dei Carpazi e della Penisola Balcanica. Queste alcune minime siginificative: -12,3°C al Monte Omu (Romania, m 2509), -11,8°C al Mussala (Bulgaria, m 2927), -8,7°C al Botev (Bulgaria, m 2384), -8,6°C al Kredarica (Slovenia, m 2515).
In Siberia, intanto, si viaggia spediti verso i -40°C. Lunedì, le minime più basse sono state registrate a Kjusjur, Ojmjakon e Tompo, con -38,4°C nelle prime due località e -37,5°C nella terza.
Il tifone Peipah ha investito il nord delle Filippine con forti venti e piogge torrenziali, localmente alluvionali. La tempesta ha attraversato l’isola di Luzon tra domenica sera e lunedì mattina, ora locale. Il tifone ha toccato terra, proveniente dal Mar delle Filippine, presso Palanan, con vento sostenuto fino a 120 km/h. Almeno 5 i morti per il maltempo. Tra le 6 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, 130 mm di pioggia registrati a Baguio, 71 a Cabanatuan, 51 a Casiguran.
Indebolitasi durante l’attraversamento di Luzon, Peipah ha perso lo status di tifone, emergendo come tempesta tropicale sul Mar Cinese Meridionale. Lunedì alle 12 GMT, accompagnata da venti sostenuti fino a 105 km/h, la tempesta era centrata a17,9°N 118,8°E, 280 miglia a nordovest di Manila. Peipah si muoveva verso ovest-nordovest a 9 km/h. Secondo le previsioni Peipah dovrebbe spostarsi verso ovest, quindi verso ovest-sudovest, tornando brevemente martedì allo status di tifone di categoria 1, per poi minacciare, come tropical storm, il Vietnam centrale tra giovedì e venerdì. Ricordiamo che nel corso della scorsa settimana il Vietnam centrale è stato devastato da piogge torrenziali, che hanno portato allagamenti e smottamenti, causa della morte di 42 persone.
Una intensa perturbazione, collegata alla depressione extratropicale formatasi sui “resti” dell’uragano Noel, ha investito il sud della Groenlandia con forti venti tra domenica e lunedì. Il vento sostenuto ha soffiato a velocità superiore a 105 km/h per oltre 24 ore, tra domenica mattina e lunedì mattina, a Nunarsuit, raggiungendo a tratti velocità intorno ai 130 km/h.
Piogge molto intense hanno colpito il nord dell’Honduras nel weekend e nella prima parte di lunedì, quando un fronte freddo proveniente da nordovest ha incontrato una perturbazione di origine tropicale. Lungo la Mosquito Coast, intensi rovesci e nubifragi temporaleschi hanno scaricato 251 mm in 27 ore (tra domenica mattina e lunedì mattina) a Puerto Lempira.
Sabato 3 novembre, nel pomeriggio/sera, un temporale di violenza assurda ha interessato Bogotà, capitale della Colombia. Su alcuni punti della città si sono accumulati oltre 100 cm di grandine, centinaia di automobili sono state trascinate a valle nelle strade divenute torrenti di acqua con ghiaccio in movimento. La grandine ha assunto dimensioni anche maggiori ai 5 cm di diametro. Almeno 40 persone ricoverate in ospedale, per lo più con sintomi da ipotermia, trattandosi di automobilisti i cui veicoli sono rimasti intrappolati nel ghiaccio.