Aprile sta cominciando in un modo che, visto l’andazzo dei mesi scorsi, lascia ben sperare. Via l’Alta Pressione, spazio alle perturbazioni. Quel che desta qualche perplessità è la configurazione che va creandosi, perché non si tratta della tipica circolazione Atlantica capace di trasportare numerose perturbazioni alle medie latitudini.
A provocare il cambiamento è il Vortice Polare. Per farla breve, quell’enorme palla gelida che durante l’Inverno staziona sull’Artico è in via di smantellamento. Si tratta di un processo del tutto naturale, che si attiva a seguito della crescente intensità della radazione solare. Rammentiamo, infatti, che sul Circolo Polare Artico l’incidenza dei raggi del sole è maggiore.
Quel che accade quando il Vortice Polare tira le cuoia è semplice: si ha una rottura in vari nuclei di Bassa Pressione, alimentati da aria piuttosto fredda e che cominciano ad andare a spasso per l’Europa. La Primavera, inoltre, è una stagione che vede prevalere gli scambi meridiani ovvero gli spostamenti di grandi masse d’aria da nord a sud. E viceversa. Ed è quello che sta accadendo negli ultimi giorni. Abbiamo, infatti, un vasto nucleo d’aria fredda ubicato sull’Europa centro orientale e che va estendendosi verso i Paesi occidentali.
L’estensione è favorita dall’area perturbata Iberica, che funziona come una calamita. Quest’area perturbata, tra l’altro, è quella che sta inviando refoli umidi verso l’Italia e che provocherà un graduale peggioramento. Una prima perturbazione sta arrivando in queste ore e coinvolgerà la Sardegna.
Nel corso della notte successiva si estenderà in direzione del Centro Nord, con conseguente peggioramento delle condizioni meteo. Le precipitazioni interesseranno in maggior misura le aree Alpine e Prealpine, con nevicate anche copiose oltre i 1600/1800 metri. In Val Padana probabile qualche scroscio di pioggia, così come si avranno degli acquazzoni nelle aree interne appenniniche del Centro e in Sardegna. Al Sud, invece, proseguirà il transito di velature in seno ad una ventilazione caldo-umida di tipo sciroccale.
Mercoledì prevarranno condizioni di variabilità un po’ ovunque. I maggiori annuvolamenti coinvolgeranno le zone Alpi e le aree interne dell’Appennino centro settentrionale. Non si escludono locali acquazzoni e spruzzate di neve al di sopra dei 1800 metri di altitudine. Variabilità che giovedì lascerà strada ad un altro vivace peggioramento. L’arrivo di una nuova perturbazione, sempre da ovest, provocherà condizioni di maltempo al Centro Nord e sulla Sardegna. Non si escludono piogge a tratti intense e insistenti. La neve cadrà copiosa sulle Alpi a partire dai 1800/2000 metri.
Va detto che qualche scroscio di pioggia, pomeridiano, inizierà a manifestarsi anche in vicinanza dei rilievi appenninici più meridionali.
Il weekend Pasquale si preannuncia piuttosto instabile e probabilmente sarà più fresco per via di una circolazione di tipo settentrionale in arrivo dal Nord Europa. Ovviamente vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti perché saremo in grado di ragguagliarvi circa l’evoluzione meteorologica del lungo Ponte Festivo.