Ci sono state polemiche e molte aspettative: tutti dicono la loro. Domenica 6 dicembre è intervenuto persino il Papa da San Pietro, che ha chiesto una maggiore attenzione e rispetto verso il Creato.
Effettive o non certe che siano le influenze umane sul Clima, abbiamo più volte sostenuto la tesi dei moderati in questo tema, infatti il solo sospetto dovrebbe portare l’Umanità del XXI secolo verso giuste decisioni, quelle per un’incisiva attenuazione dell’emissione di sostanze inquinanti.
I mass media chiudono la voce, anzi censurano le tesi “negazioniste”, difficilmente troverete interviste e articoli sull’argomento, eppure ci sarebbe parecchio da dire e scrivere contro alcuni che sfruttano il normale riscaldamento del Clima avvenuto dalla fine dell’800 e che prosegue sino ai giorni nostri, frutto anche della fine della Piccola Era Glaciale.
Al di là delle manipolazioni, le tesi sull’influenza umana nei cambiamenti climatici sono schiaccianti, sono scientificamente provate da migliaia di persone e milioni di dati, nonostante le fraudolente e-mail apparse queste settimane.
Ma attenzione, la Conferenza di Copenaghen è la grande occasione per dare il giusto peso ad una realtà oggettiva e ristrutturare obsoleti sistemi di produzione di energia, attivare un rapido e incisivo progresso nella nostra società, ad iniziare dai Paesi Occidentali, perché qualcuno dovrà fare il primo passo e cedere il know how.
E mentre scriviamo, incendi devastanti bruciano migliaia di ettari di bosco dell’Amazzonia e di molte altre foreste pluviali. Le grandi città del Pianeta, dove vive almeno un miliardo di persone, sono avvolte da nubi di smog.
E intanto i termometri salgono, il clima cambia. Ma questa è una vecchia storia, oggi è il giorno di Copenaghen, attendiamo gli sviluppi.